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Chiesa di Montemauro

Il Santuario è posto ad una altezza di più di 1000 metri, sulla cima di un monte chiamato di Montemauro ambiente roccioso con vegetazione, alla distanza di circa 5 km dal centro abitato di Pescopagano. Ai piedi del monte scorre il torrente Ficocchia, affluente dell'Ofanto. La Vergine viene chiamata anche di Mauriello dal nome dell'omonimo casale scomparso all'interno del quale la chiesetta sarebbe sorta. Sino all'8 settembre 1976 Pescopagano ha fatto parte della Diocesi di Sant'Angelo dei Lombardi, dopodiché è passato alla Diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa.

Maggio era nell'antichità il mese in cui feste e riti a carattere propiziatorio salutavano l'ingresso della primavera; cadevano, infatti, in questo periodo le feste consacrate alle dee della fertilità e della fecondità. Per questo la chiesa si sforzò di sostituire a questi culti quelli della Mater Magna cristiana. Non è testimoniato qui l'uso dei -maggi-, che diede vita alle feste medioevali delle Calendimaggio, da cui gli usi odierni direttamente derivano; oppure delle primitive cerimonie pagane, che celebravano il ritorno della primavera con riti diversi, quali la tradizione del -Piantar di maggio-. Il mese qui non sembra godere affatto del clima festivo che pervade altri paesi; è contrassegnato, anzi, da frequenti pellegrinaggi penitenziali al santuario che sorge sul cocuzzolo di Montemauro. La chiesetta più volte ristrutturata, risale probabilmente all'XI o XII secolo e secondo lo storico locale G. Bruno, sarebbe menzionata nella Bolla inviata da Papa Innocenzo III all'Arcivescovo di Conza Pantaleone, il 3 novembre 1200, allo scopo di precisare alcune questioni attinenti ai possedimenti ecclesiastici dell'Arcidiocesi.

Autore: tratto da: it.wikipedia.org/wiki/Pescopagano

 

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