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Chiesa Madre: Altare Maggiore

L altare Maggiore

L'imponente altare maggiore, in pietra dipinta, è un'imitazione dei ricchi altari in marmi policromi intarsiati diffusi in ambienti napoletani, ad eccezione del tabernacolo centrale, che è scolpito in marmo e adornato da testine di cherubini.

Sulla porta del tabernacolo, in argento sbalzato, cinta da una cornice mistilinea, è raffigurato S. Michele; egli vestito da guerriero, uccide il drago tra le fiamme dell’inferno. Dal punzone impresso sull'opera si ricava che essa fu realizzata nelle
officine argentiere napoletane nel 1768.

La macchina dell'altare, in ferro battuto, presenta girali a volute che costituiscono il motivo dominante nella decorazione, cimata da una croce terminale. Essa presenta, tra l'altro, nella parte centrale, una esuberante nicchia decorata nella quale era
collocata la quattrocentesca statua di S. Michele Arcangelo. Secondo i documenti, la macchina fu manifatturata in Andria dal maestro Francesco Paolo Giordano nel 1789 e fu illuminata per la prima volta, dalle candele infissavi l’otto maggio 1790.

Autore: nd

 

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