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Chiesa Madonna dell'Assunta
La Chiesa Madonna dell'Assunta anticamente denominata Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, e popolarmente conosciuta come Chiesa -Vecchia-, può considerarsi la prima Chiesa di Pietrafesa e la più remota della nuova Satriano. La sua costruzione originale, di cui si conserva ancora oggi l'ingresso laterale, risale al XII - XIII sec. Da questo lato si accede alla Chiesa, attraverso un piccolo pianerottolo, coperto da una tettoia sostenuta da una colonnina cilindrica di granite. Questultima poggia su un piccolo pilastro portante, anch'esso di pietra dove su una faccia vi è uno scudo con sopra la corona con le lettere PF e sull'altra è incisa la data AD. 1585. La colonna, l'iscrizione e lo stemma probabilmente facevano parte della tomba monumentale contenente il sarcofago presente all'interno della Chiesa. Sullo stesso versante del portico a travatura orizzontale troviamo incastonate nel muro due pietra squadrate che riportano l'una lo stemma scolpito sul sarcofago all'interno della chiesa e sull'altra una lunga incisione. Il sarcofago all'interno della Chiesa, in parte murato, racchiude le spoglie di un principe del 1300. È in granito e poggia su due piccole basi cilindriche anch'esse di pietra. Non adornato, e solo nella parte centrale della pietra porta scolpito uno stemma nobiliare, formato da uno scudo che racchiude due torri merlate, che a loro volta si elevano da due colline di un dorsale montano a tre gobbe, sormontate da tre stelle. Da questi elementi si può attribuire il sarcofago ad un nobile - potente e valoroso principe di Pietrafesa-, come si evince dallo stemma: le torri meniate sono il simbolo della grande potenza e le stelle che lo sormontano indicano illustre fama e gloria. Sempre all'interno della Chiesa si può notare dopo la porta principale, una lastra funeraria di marmo nero con iscrizioni non più leggibili, che sembra appartenere alla tomba gentilizia di Ferdinando Loreti (1754).
Bíbliografie: F. Paternoster, Satrieno e Pietrafesa ieri e oggi, Brienza, RCE Edizioni 2000Autore: Cartello affisso nei pressi della Chiesa