CIRIGLIANO
Il Paese
A 656 m. sul livello del mare, attorniato da una corona di montagne,
sorge Cirigliano, piccolo borgo della provincia di Matera.
Appena 600 gli abitanti e di 1493 ha l’ampiezza del suo agro, in gran
parte coperto da boschi.
Ideale per un periodo di vacanze riposanti e corroboranti per chi viene
dal frastuono dei grossi centri urbani e per chi desidera respirare aria
pura, mangiare cibi genuini, bere acqua di sorgente e trovare nella
familiarità della gente una dimensione quasi perduta di umanità.
Facilmente raggiungibile da ogni direzione: da Potenza, da Matera, da
Taranto, dalla Val d’Agri attraverso strade che si collegano alla S.S.
103.
Cenni Storici
Secondo un’informazione pervenutaci dall’Itinerario di Antonio da Oppido,
l’antico nome di Cirigliano doveva essere "Caelianum".
Il noto storico meridionalista Antonio Racioppi, dopo aver esaminato
queste informazioni che non lo appagavano completamente continuò le sue
ricerche e giunse alla conclusione che il nome “Cirigliano" trae
le sue origini da Caerellianus perché edificato nella proprietà di un
certo Cerellio.
La prima testimonianza scritta dell’esistenza di Cirigliano risale al
1060 come risulta da una bolla emanata in tale anno dalla diocesi di
Tricarico.
Circondato da mura e torri era un tipico borgo medioevale - ne danno
ancora testimonianza l’antico castello feudale che dopo varie
compravendite, nel 1750 fu intestato a D. Filippo Formica, ai cui
discendenti ancora oggi appartiene.
La popolazione ciriglianese, da sempre dedita all’agricoltura e alla
pastorizia, subì un forte calo a causa della peste del 1656. Solo a
partire dal 1700 si registra una notevole crescita demografica.
Dagli inizi del ‘900 la tendenza si inverte perché anche Cirigliano fu
coinvolta dal fenomeno dell’emigrazione incentivata anche da una
rovinosa frana nel 1973 che ridusse di molto il numero dei residenti
fino al numero attuale di poco inferiore alle 600 unità.
PERCORSI
ARTISTICI
Il Castello
Feudale
Nel cuore del centro storico di Cirigliano
si erge imponente nella sua sobria eleganza l’antico castello feudale
con la suggestiva torre ovale.
Annessa al castello è la Cappella
dell’Addolorata nella quale si conserva qualche dipinto di un certo
pregio, tra cui un S. Filippo della scuola del pittore napoletano
Salvatore Rosa e una Pietà del seicento incastonata in un tempiato di
legno decorato.
La Grotta
Alle porte di Cirigliano a circa 2 Km.
provenendo da Stigliano, tra il verde degli ulivi e dei vigneti, una
breve sosta è obbligatoria: chi arriva per la prima volta si ferma per
curiosità, chi ritorna per devozione, o semplicemente, per rispetto.
In un’atmosfera carica di spiritualità,
scavata nella roccia viva da un brigante pentito che da dissacratore
diviene un penitente eremita, c’è una chiesetta tanto piccola quanto
suggestiva.
Centro
Storico
Il visitatore che vorrà inoltrarsi per le
strette e tortuose stradine fra la Chiesa Madre e il castello dei baroni
potrà ammirare il minuscolo ma grazioso ed accogliente centro storico.
Rendono interessante questa passeggiata
abitazioni semplici, archetti, piccole volte e vestigia di antichi
palazzi nobiliari, tra cui palazzo Baronale e palazzo Fanelli attuale
sede della casa Parrocchiale e di una piccola casa per anziani.
Itinerari
Turistici
La passeggiata distensiva, silenziosa e
solitaria, potrà continuare verso la contrada “Torre del fosso” dove si
potrà scorgere una torre.
Dalla parte opposta del paese la
“Porticella” dove piccole case di pietra testimoniano l’antica
estrazione rurale della gente ciriglianese e dove l’occhio e la fantasia
potranno volare nell’azzurro senza limiti del cielo e fra gli assolati
dirupi a picco sul fiume.
Continuando la passeggiata si potrà
arrivare, passando per i resti della cappella di S. Maria Vignola alla
contrada “Romito” raggiungibile per una bretella di collegamento tra la
strada a scorrimento veloce, detta Saurina, e Cirigliano. Lì sorgeva un
monastero, centro di un insediamento monastico basiliano che si
estendeva a tutta la valle chiamata “Laura”.
L’escursione turistica prosegue nelle zone
FiumaraPescora, alla moderna “Serra Verde” situata a 1200 mt. tra il
bosco di Montepiano e le dolomiti lucane, meta di turisti che, appena
possono, scappano dalla confusione delle loro città per ritrovare se
stessi nella pace e nella tranquillità di questo borgo. Nel bosco di
Montepiano infine, fra il canto indisturbato degli uccelli e il verde
delle querce e dei cerri, si potrà respirare una buona aria sana, ancora
non raggiunta dall’inquinamento industriale. A valle di Serra Verde
scorre una sorgente di acqua diuretica detta “Acqua Furr” nei pressi
della quale sorgono due complessi turistici il “Rifugio montano
Cirigliano” e il rinomato ristorante “Acqua Furr”. Altra sorgente di
acqua leggerissima trovasi in località detta "Lo zampognaro".
Folklore e
Cultura
Il suono assordante del campanaccio dà il
via al “carnevale ciriglianese” che snoda per le stradine del paese
simpatiche personificazioni dei mesi dell’anno. E così fra stelle
filanti e rafanate, fra cavatelli e coriandoli, sfilano sorridenti e
rumorosi il bianco Gennaio, il festoso Aprile, il generoso Giugno, il
triste Novembre ecc. La festa si conclude con una “processione” molto
particolare; il protagonista è un “coraggioso” che, imbiancato da talco
e farina, è disteso in una bara e rappresenta carnevale ormai morto. La
“mesta” circostanza è sottolineata dai lamenti della povera “Quaremma”
che ha perso il marito e dagli schiamazzi festosi di chi, pur
inconsapevolmente, ricorda quanto sia sottile il filo fra la vita e la
morte, fra la felicità e il dolore. Il rogo finale vede il carnevale di
paglia “sostituto simbolico” bruciare fra il crepitio delle fiamme e
scintille alte nel buio della sera.
Arte da
Cirigliano
All’inizio del paese, davanti al municipio,
si può ammirare un gruppo bronzeo dello scultore ciriglianese Angelo
Carbone. Rappresenta il lavoro e la famiglia. Il lavoro duro, pesante,
faticoso e spesso avaro di questa gente semplice che comunque non si
scoraggia e continua con forza e speranza; la famiglia ancora salda nei
suoi valori e principi.
Di un altro scultore ciriglianese, ormai da
molti anni in America, Innocenzo Riviello, è il busto in bronzo
raffigurante l’amato e compianto parroco Don Felice De Sanctis a cui si
deve l’apertura della Scuola Materna.
Gastronomia
A Cirigliano non solo per la storia,
l’ambiente, l’arte, l’aria pura, la calma ma anche per gustare
specialità culinarie fatte di prodotti genuini ciriglianesi come salame,
olio, vino, formaggio, pasta di casa (le tradizionali "etratte”,
cavatelli, ferricelli, tagliatelle con legumi ecc.), carne alla
“pastorale”, involtini saporiti e piccanti.
Queste tipiche specialità
culinanie possono essere innaffiate con l’ottimo vino ciriglianese
prodotto ancor oggi con metodi tradizionali.
Estate
Ciriglianese
D’estate Cirigliano rinasce: saluti,
abbracci, ritorni. Accenti ormai lontani dal dialetto ciriglianese
riecheggiano fra le stradine assolate della calda estate meridionale.
E d’estate anche le feste più sentite. Fra
un misto di sacro e profano la sfilata degli animali addobbati da fiori
e nastri colorati per invocare la benedizione di S. Antonio; la
processione e la festa di S. Giacomo, fiori e nastri colorati per
invocare la benedizione di S. Antonio; la processione e la festa per S.
Giacomo, il patrono; la suggestiva fiaccolata sul far della sera del 15
agosto in onore della Madonna della Grotta che sorride e benedice tutti,
uomini e macchine; la curiosa e veramente inconsueta promessa di
ripagare le grazie elargite da S. Rocco con un tributo di grano pari al
peso del proprio corpo consumata davanti la statua del santo benedicente
che accetta volentieri l’offerta della stadera su cui verrà pesato il
grano e l’offerente, per la semplicità della fede che annulla il sapore
pagano del rito.
Pro-Loco
Nel 1988 sorge a Cirigliano l’associazione
Pro-Loco per il desiderio e la volontà di animare culturalmente e
socialmente la vita di Cirigliano. In pochi anni di vita sotto la guida
dell’attuale presidente Tonino Garrambone ha organizzato in grande stile
manifestazioni tra cui varie edizioni del carnevale ciriglianese,
l’estate ciriglianese e il Premio Torre d’argento.
da: Pro-Loco di
Cirigliano