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Comune di Armento
IMARCORD
Quando qualche tempo fa mi capitò tra le mani il libro
fotografico su Spinoso, pensai: perché non pubblicarne uno su Armento? Gianni Di Capua (Imarcord: Pubblicazione sul Sito Web Autorizzata dall'Autore) |
Progetto grafico, impaginazione e cura Claudio Dibuono, Luisa Vignola Realizzazione e
stampa (copia cartacea) Agosto 2002
Hanno contribuito con le loro foto: Giovanni Ambrosini, Rita Ambrosini, D. Domenico Angerosa, Antonietta Baiona, Giovanni Bavuso, Nino Caiazza, Rocco Canosa, Maddalena Catoggio, Luca D'Amato, Beniamino Defina, Filippo Defina, Antonietta De Marco, Peppino De Marco, Vincenzo De Pieno, Angela Dibuono, Dante Di Capua, Vincenzo Gallo, Pietro Grande, Angela Ierardi, Anna Ierardi, Anna Maria Ierardi, Giuseppe Antonio Ierardi, Maria Felicia Ierardi, Michelina Ierardi Teresa Ierardi, Vito Ierardi, Agostino Lapenta, Salvatore Lardino, Enzo Magaldi, Pina Magaldi (Bari), Pina Magaldi (Battipaglia), Lucia Marotta, Maddalena Martino, Lucia Micena, Antonietta Pascarelli, Giovanni Pascarelli, Isabella Rosa Pascarelli, Rosa Pascarelli, Maria Santangelo, Antonietta Senise-Ierardi, Nicola Sinisgall i, Cosimo Vastola, Pietro Villone, Anna Maria Viola, Antonietta Viola. |
Si é convinti che la "memoria" del
tempo che é stato sia dentro di noi sempre e per sempre. Giuseppe Antonio Ierardi |
Si dice che i ricordi siano i capelli
bianchi del cuore: emozioni amplificate dal tempo che restituisce una profondità
sfuggente a quello che fu il momento presente. Ciò che si propone Fautore é un
viaggio nella memoria, offrendo ciò che eravamo e ciò che si é stati nel passato
prossimo di una generazione a metà del cammino della vita. La quotidianità di
uomini e donne scoperta nella camera oscura di inizio secolo e raffrontata alla
nostra, scoprendo similitudini e differenze proprie di un essere oggetto di
cambiamenti. Ieri come oggi si tenta di costruire l'uomo di nuova specie: tutti
uguali in quanto "sé bios", senza diversità frutto di differenziazioni
stratificate o degli sviluppi di una società sempre più evanescente e ancor meno
in grado di costruirsi su un rapporto solidale nel quale l'uno ama l'altro senza
riserve o pregiudizi, nella speranza che l'individuo possa diventare qualcosa di
diverso rispetto a ciò che le cronache storiche fino a ora hanno riportato.
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Gli anni '60 - '70.
Ovvero gli anni del cambiamento. La Guerra del Vietnam. Combattuta in Vietnam tra il 1960 e il 1975, che oppose il regime sudvietnamita al fronte nazionale di liberazione sostenuto dal Vietnam del Nord che vide l'intervento diretto degli Stati Uniti d'America. Il movimento studentesco.
Movimento di contestazione politica, sociale e culturale di massa, sorto verso
la metà degli anni Sessanta nel contesto universitario americano, per
diffondersi poi in Germania, in Francia e in Italia. Le Brigate Rosse. Organizzazione
terroristica clandestina, di estrema sinistra, attiva in Italia negli Settanta e
Ottanta il cui obiettivo conclusivo era l'affermazione del potere del
proletariato contro il capitalismo e il tutto passava attraverso la lotta armata
alle strutture dello stato. Tra le azioni più clamorose, l'uccisione dell'On.
Aldo Moro. NO ALLA LOTTA ARMATA! Iniziò all'interno delle BR un forte dibattito che portò alla riconsiderazione delle strategie prima, all'abiura della lotta armata poi. La classe operaia, scendendo in piazza compatta, segnò la fine di un ideale ritenuto fino ad allora attuabile. Quell'ideale immaginario, quel folle sogno che seminò il terrore in un'Italia orientata fortemente alla democrazia, s'infranse contro ideali di libertà ben diversi da quelli propugnati dalle BR. Iniziarono inevitabilmente le prime dissociazioni e i primi pentimenti di esponenti di rilievo , Patrizio Peci, in primis, poi tanti altri. Era la fine di un incubo. La musica. The Beatles e
dintorni. Un'altra rivoluzione si prospettava all'orizzonte della storia. Questa
però era una rivoluzione pacifica, non violenta. La musica rock, affondando
prepotente le sue radici nel jazz e nel Blues, servendosi di interpreti
carismatici e per molti versi eccezionali, coinvolse tutto il mondo giovane in
un'avventura senza fine, che vide come protagonisti i Beatles e i Rolling Stones,
Jimi Hendrix, Little Richard, I Pink Floyd, I Led Zeppelin, I Santana, Janis
Joplin, Bob Dylan, i Jethro Tull e tanti altri. Ragazzi e ragazze, sacchi a pelo
e scatolette, si trovarono tutti insieme a Woodstock in un mitico concerto.
Cominciava allora, nel mondo, l'era moderna. La Mascherata, consisteva in una sfilata variopinta e numerosa di maschere, capeggiata dal Pulcinella di turno bramosa di pregiati salumi e vini e fichi secchi, e guai a negarglieli. Sfilava lungo le strade del paese e si esibiva in scherzi anche pesanti a danno di qualche imprudente malcapitato. Atletici componenti in maschera, salivano sulle finestre e sui balconi, da dove volavano le teste dei maiali messe ad asciugare col fatidico arancio in bocca. I Pulcinella più prestigiosi sono stati Vincenzo Gallo e Mast'Antoni' u' cummannant'. U cup cup. Tutti sanno che il
cupo cupo è uno strumento musicale, un tempo assai diffuso anche perché ognuno
se lo costruiva da sé. Si trattava di un recipiente cilindrico, per metà pieno
d'acqua. Una delle due estremità chiusa naturalmente, l'altra, la parte
superiore, chiusa da una pelle ricavata dalla vescica del maiale. Al centro di
questa pelle viene fissata una sottile cannula, che sfregata con la mano emette
un suono abbastanza cupo, che forse dà il nome allo strumento. "...agg' cantet sup a' nu
scanniell' oppure ...agg' cantet sup a na frunn' r
'acc' La canzone potrebbe durare all'infinito, ma se il cupo cupo ottiene quello che cerca, conclude: ...agg' cantet sup a na f'rcin Il Complesso. Il primo complesso
ad Armento fu fondato da Il Teatro. La Compagnia teatrale
di Armento ha costituito una delle prime grosse aggregazioni, mettendo insieme
numerosi ragazzi e ragazze, coinvolgendo genitori e cittadini, in una esperienza
molto positiva. Ha portato in scena opere di Eduardo e Peppino De Filippo, tra
queste: Filumena Marturano, Natale in Casa Cupiello, Non ti pago, Quaranta ma
non li dimostra. Una compagnia che richiamava numerosi spettatori, forte sia nei
protagonisti che nei non protagonisti. Tra gli attori, si ricordano Pinuccio
Ierardi grande e Pinuccio Ierardi piccolo, Carlo Viola grande e Carlo Viola
piccolo, Pippuccio Villone, Pierino Saponara, Margherita Allegretti, Michelina
Saponara, Anna Le gite al Capannone. Ogni anno il parroco emerito Don Mimì Angerosa, organizzava la più classica delle gite al capannone. Mangiadischi, chitarra, pallone e colazione al sacco, con l'aggiunta di un pizzico di fantasia, erano elementi di sicura riuscita. La gita durava un'intera giornata, contornata da canti, musiche, grandi mangiate, giochi e pure qualche sentimento amoroso, non sempre corrisposto. Il tutto veniva assorbito con la dignità di chi era rassegnato in partenza. Prof. Giuseppe Antonio Ierardi |
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