COMUNICATO STAMPA
Convegno su: Don Giuseppe Morosini ,
soldato di Cristo e della patria.
19 Dicembre 2015, presso il Teatro Pontificio Seminario Romano Maggiore
di Roma
Via San Giovanni in Laterano 4.
IL CENTRO STUDI SULLA POPOLAZIONE
TORREMOLFESE - L’ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA ETICA NELLA CURA ED
ASSISTENZA - IL CENTRO REGIONALE LUCANO DELL’ACCADEMIA DI STORIA
DELL’ARTE SANITARIA - IL COMITATO ONORANZE PUBBLICHE PER DON GIUSEPPE
MOROSINI DI FERENTINO
hanno tenuto il 19 Dicembre 2015, presso il Magnifico Teatro Pontificio
Seminario Romano Maggiore di Roma, Via San Giovanni in Laterano 4, il
convegno su: Don Giuseppe Morosini soldato di Cristo e della patria al
quale ha partecipato un pubblico interessato all’argomento(porre le basi
per l’inizio della sua causa di beatificazione). Giovanni Paolo II nelle
sue omelie sui martiri ha sostenuto che il martirio, (al quale fu
sottoposto anche Don Morosini) secondo il Cristianesimo è la condizione
che il martire subisce per difendere la propria fede in Cristo o per
difendere la vita degli altri cristiani. Se poi riteniamo noi Don
Morosini un partigiano della chiesa e dello stato, anche la figura del
partigiano è stata riprodotta nella porta santa da poco aperta da papa
Francesco. Quale migliore riconoscenza ci potrebbe essere come quella di
iniziare la causa di beatificazione di Don Morosini e poi se il Signore
lo vorrà potrà guidare la mano e la volontà degli uomini a farlo
diventare santo. Noi siamo certi che questa posizione di Santo l’ha già
raggiunta in paradiso e spetta solo a noi uomini divulgare presso i
nostri simili questo suo riconoscimento divino. Il nostro impegno sarà
quello di sostenere la sua beatificazione con tutte le nostre forze ed
il nostro amore. Ha aperto i lavori il Prof. Antonio Molfese che ha
presentato i partecipanti al convegno. tra cui il prof Rigano,
professore di Storia contemporanea all’università per stranieri di
Perugia, che ha illustrato la vita che si viveva a Roma durante
l’occupazione nazista e come la Chiesa si è comportata in questo periodo
difficile. La città del vaticano è stata anche utilizzata per dare asilo
alle famiglie di importanti uomini del regime per timori di
rappresaglie. E’ seguito l’intervento dell’Avv. Valeri che ha illustrato
alcuni aspetti inediti della vita di Don Morosini ed in particolare il
suo amore per i giovani .E’ stato poi proiettato il filmato “C’è chi
merita di essere santo, Don Giuseppe Morosini “Storia di una prete
soldato” di Antonio Molfese che ha ripercorso la sua breve vita terrena
molto attiva. Ha preso poi la parola il Prof Giannone che ha parlato
delle virtù etiche del coraggio e della lealtà di Don Morosini E’
seguito l’intervento della Prof.ssa Ascione, la quale ha parlato del
cappellano militare fornendo notizie ancora inedite sulla sua vita in
guerra proprio come cappellano. Ha chiuso i lavori Don Nicola Albanese
dei fratelli di San Vincenzo de’ Paoli, che ha illustrato le tappe da
percorrere per iniziare la causa di beatificazione. Il coro ET NOS
diretto dalla maestra Marina Mango ha cantato oltre all’Ave Maria di
Gounod anche la Ninna Nanna scritta da Don Morosini.
Roma28/12/2015
Antonio Molfese |