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LA VIA DEI PASTORI
 

Conocchielle - Acquafredda - Piani di Vacquarro Colle Gaudolino - Svincolo Autostrada

Lunghezza: 13,5 Km circa     Tempo di percorrenza: 6 -7 ore
Dislivello in salita: 714 metri     Dislivello in discesa: 854 metri

Difficoltà: percorso agevole, ma lungo e impegnativo per i dislivelli.


La traversata ha inizio a Conocchielle per terminare nei pressi dello svincolo dell'A3 SA - RC di Morano Calabro. A fine percorso è necessario che si abbia a disposizione un veicolo per il ritorno. Lasciata l'auto a Conocchielle, ci si incammina lungo la stradina che sale verso la montagna. Dopo le ultime abitazioni la strada si trasforma in mulattiera e a tratti compare l'antica pavimentazione in pietra. Salendo, la vegetazione si fa man mano più rada e si cammina sul prato con bella vista panoramica sulla Valle del Frido. Mantenendosi sempre sul crinale, dopo circa un'ora, il tracciato si immette sulla stradella che porta alle sorgenti di Acquafredda (in questo primo tratto si incontrano macchie di ginestre, peri selvatici e caratteristici alberelli di agrifoglio). Imboccata la stradella a sinistra, la si segue per circa 300 metri fino ad immettersi sull'evidente sentiero sulla destra che sale per oltre un chilometro in una bella faggeta con esemplari di notevoli dimensioni. Usciti dal bosco ci si ritrova in una stretta gola formata dal Frido; qui la mulattiera è scavata nella viva roccia e sale ripidamente per qualche centinaio di metri. Finita la salita, si cammina il leggera discesa fino a sbucare negli scenografici Piani di Vacquarro. Si segue la sterrata per circa trecento metri per poi imboccare a destra l'altra sterrata che porta fino al Piano di Gaudolino che si trova a circa metà del percorso. Lungo i 3 Km che portano dai 1450 metri circa dei Piani di Vacquarro ai 1684 metri di Piano Gaudolino si alternano radure e fitto bosco di faggio. Il pianoro erboso di Gaudolino (passo che separa il Monte Pollino da Serra del Prete e segna il confine tra Basilicata e Calabria) è il punto più alto del percorso; da qui si può ammirare sulla destra l'imponente mole di Serra del Prete e a sinistra la suggestiva visione del Monte Pollino con pareti rocciose su cui sono abbarbicati gruppi di pini loricati dal maestoso aspetto. Per la sorgente di Spezzavummola vedi itinerario C2. Attraversando il pianoro si incrocia un abbeveratoio dove ci si può rifornire di acqua. Al limitare del pianoro il sentiero si immette nel bosco e inizia subito la discesa. Si percorre la lunga e, a tratti, impervia mulattiera denominata "Scala di Morano"; il percorso si snoda nel bosco con tornanti e tratti molto ripidi fino ai 1106 metri di quota della Sorgente Romania. L'ultimo tratto è in parte all'aperto e permette di ammirare i ruderi del Convento di Colloreto e la scenografica visione del centro storico di Morano Calabro. Dopo poco si giunge nei pressi dell'Autostrada, sotto la quale passa il sentiero. Da qui, mantenendosi vicino all'autostrada e proseguendo in direzione sud, dopo circa 500 metri si giunge allo svincolo di Morano Calabro/Castrovillari. Questo percorso era nel passato la strada più corta, e perciò trafficata da tarda primavera ad autunno inoltrato, che consentiva gli scambi tra le Valli del Frido e del Mercure a quella del Coscile; oltre a ciò costituiva un'importante via di transito della transumanza tra il Pollino e la Piana di Sibari.

      
Testo di Lucio Marino             
 tratto da  "www.cooproloco.pollino.net"

 

 

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