SAN GIORGIO LUCANO
STEMMA
“D'oro alla figura equestre di S.
Giorgio, armato di tutto punto e con la lancia ferendo e calpestando il
drago, il tutto al naturale”. -
(Giuseppe Gattini)
NOME
“A 121 km da Matera, è un paese
situato a 416 m s. m., a dominio della valle del Sarmento; si è denominato
San Giorgio fino al R. D. 26-3-1863 n. 1218 (DETI,491); Si è aggiunta
la specificazione “lucano”
per distinguerlo da numerosi altri “San Giorgio” in Italia.
Il toponimo ha origine agionimica
e si rifà al culto di San Giorgio, ma forse ricorda anche il nome
dell'eroe albanese Giorgio Castriota Skanderbeg; il paese, infatti, è stato
interessato da una immigrazione di Albanesi nel sec.
XVI (TCI Bas. Cal.
355)
PROFILO STORICO
“Surto a paese nello scorcio del
secolo XVI per opera di coloni Albanesi sotto la invocazione del Santo e
forse in memoria del grande Scanderbek, trovasi in certi notamenti appellato
pur Minullo o Mendullo, forse per esser troppo piccolo; ed infatti
nella numerazione del 1595 non vedesi tassato che per soli 2 fuochi.
Adesso è detto Lucano a distinzione dell’omonimo < la Montagna > in
Principato Ultra, e degli altri molti in Principato Citra, in Calabria, in
Terra di Lavoro, in Terra d’Ontranto, in Abruzzo, e sotto il Vesuvio.
Or conta 1997 abitanti, e già parte dello Stato di Noia, e quindi feudo di
Casa Pignatelli d’Aragona di Monteleone, nello stesso Mandamento si
comprende, e Circondario di Lagonegro e Diocesi d’Anglona e Tursi: ha Chiesa
Parrocchiale sotto la cura di un Arciprete con alcune cappelle,
confraternite e Monti Frumentari, indi opere pie riunite; ed ha pure accosto
al fiume Sarmento nel bosco Pantano un Santuario di Nostra Donna, e la
Grancia di Rosaneto che fu della Certosa di Chiaromonte”.
(Giuseppe Gattini-1910)
“L’origine del toponimo rivela
anche le origini storiche dell'abitato: un'attendibile ricostruzione
etimologica vuole, infatti, che esso derivi dal nome dell'eroe albanese
Giorgio Castriota Skanderbeg, il quale insieme ad alcuni compatrioti
colonizzò il territorio comunale sul finire del XVI secolo. C'è anche, però,
chi sostiene una derivazione del toponimo dal nome di San Giorgio, il cui
culto era molto diffuso nella zona. La fondazione dell'abitato risale,
quindi, al '500 e coincide, come già anticipato, con la venuta dei coloni
albanesi sul posto. Durante l'epoca feudale divenne feudo dei
Pignatelli, signori di Noia, impegnati nel processo di colonizzazione
agricola che interessò buona parte del territorio lucano in quel periodo. Il
documento ufficiale della fondazione del borgo risale, in ogni caso, agli
inizi del '600 e venne redatto tra gli originari feudatari e una
rappresentanza di coloni che provenivano dalle vicine Viggianello,
Trebisacce e Castelsaraceno.
La struttura architettonica più
interessante è sicuramente la chiesa madre, costruita nel XVII secolo e più
volte restaurata a scapito dei pregevoli affreschi che adornano l'interno e
che hanno subito una notevole alterazione. Poco fuori dell'abitato si erge
inoltre la settecentesca cappella della Madonna delle Grazie, che domina
sulla valle del fiume Sarmento”.
(Paolo Sparaci-1998)
CARATTERISTICHE TERRITORIALI E
SOCIO-ECONOMICHE
Comune collinare, di origine
rinascimentale, che fonda le basi della propria economia sulla coesistenza
di attività agricole, commerciali e industriali. La comunità dei
Sangiorgesi, che presenta un indice di vecchiaia elevato, vive quasi tutta
nel capoluogo comunale. Il territorio, dal profilo geometrico irregolare,
mostra variazioni di quota molto accentuate. L’abitato si adagia sulla
collina assumendo una posizione gradevole e pittoresca, senza mostrare segni
di espansione edilizia ma evidenziando un andamento piano-altimetrico
decisamente vario e movimentato. Si trova nel Parco Nazionale del
Pollino, a sud-ovest della provincia, a confine con quella di Potenza e
quella calabrese di Cosenza, nei pressi del fiume Sarmento e del lago di
Monte Cotugno, tra Valsinni, Nocara (CS), Oriolo (CS), Cersosirno (PZ),
Senise (PZ), Noepoli (PZ), nonché le isole amrninistrative Sant'Oronzo e
Piano delle Rose appartenenti a quest'ultima. A 8 km di distanza
dall'abitato si snoda il tracciato della strada statale n. 92 dell'Appennino
meridionale. A 59 km è situato il casello autostradale di Lauria Nord, che
immette sull'A3 Salerno-Reggio Calabria. Inserita in itinerari turistici
riguardanti il Pollino e interessata da traffici commerciali, appartiene
all'ambito territoriale della Comunità rnontana 'Basso Sinni'
(Ricerche storiche, monumentali ed antropologiche di
Vincenzo Falasca,
Presidente I.R.S.A.B. <Istituto Ricerche Storiche Archeologiche Basilicata>
sede: 85050 Grumento Nova (Potenza), via Maiorino 117/bis. Copyright
riservato. E-mail:
[email protected]
Repertorio
artistico-turistico
Nella Cappella dell'Annunziata vi sono
alcuni dipinti di Domenico De Laurentis, del 1778.
Zone archeologiche con molte necropoli
nella località di Sodano, San Brancato e Campo le Rose.