SAN MAURO CILENTO (SA)
San Mauro Cilento consta di due nuclei abitati collinari:
Casal Sottano, a quota 460 m. l/m e Casal Soprano a 561 m. 1/m. Di centro
abitato con nome 'Santo Mauro' si parla già in un documento del 1092.
Sulla collina della Sala sorge una cappella rurale detta anche di
Fiumicello, centro abitato del XII secolo. La vallata del fiume Camarano
incontra il colle di Quarrata, sito del più antico villaggio del Tenimento
di San Mauro: la prima notizia risale al 774, anno del privilegio di Arechi,
che suddivideva il territorio in condomas.
Nel Casal Sottano, nel quartiere nobile di Aria dei santi, si trova U
Palazzo che fu la residenza dell'ultimo erede al trono di Costantinopoli,
Ruggero Paleologo Porfirogenito, figlio di Tommaso, fratello dell'imperatore
Costantino XI, che vi dimorò a partire dal 1441 e fino alla sua morte. Alla
caduta della città nel 1453, viveva già a San Mauro Cilento a garanzia di un
trattato col re di Napoli, Alfonso V. Molti dignitari greci (Mazzarella,
Maiuri, Pascale, Notaro, Ralli, Comneno, Tipaldi) lo raggiunsero e qui
fondarono una comunità greca che si riconobbe inizialmente nell'antica
chiesa di Santa Sofia (oggi dell'Addolorata) e successivamente eressero una
chiesa intitolata allo Spirito Santo. Rogerio ricoprì la carica di giudice
ad contracta e poco prima di morire, commissionò il coro ligneo per la
chiesa parrocchiale.
Nella chiesa intitolata a San Mauro martire è allocato proprio il Coro - con
l'aquila bicipite che sormonta il lettorino grande e troneggia sui pannelli
superiori delle ante della porta - che si presenta nella nuova veste
acquisita nel 1727-1730 ad opera di un 'mastro' tedesco, Johan Mattia Biber,
che lo ricostruì parzialmente inserendovi motivi ornamentali propri della
sua cultura.
Lo spazio espositivo del "Museo e dell'Archivio e Biblioteca per la Storia
socio-religiosa del Cilento Antico" intitolato all'icona dell'Eleousa si
colloca prevalentemente all'interno di una struttura seicentesca, sede
antica della Confraternita del Pio Monte dei Morti: raccoglie reperti della
storia economica, culturale, artisitica, religiosa e popolare del paese.
Più a monte, all'interno della struttura cimiteriale antica (il camposanto),
sorge la cappella che custodisce la statua dell'Addolorata, meta di un
pellegrinaggio annuale e di una settimana votivo-penitenziale.
La cappella del Carmine, un tempo convento carmelitano, rappresenta con ogni
probabilità il centro originario di San Mauro Cilento per la presenza di una
grotta scavata nella roccia che volge a Levante, sede, un tempo, di una
cella o, forse, di un piccolo cenobio basiliano.
L'abitato di Vallongella conserva tutti caratteri tipici di un agglomerato
rurale mentre a Ratto si può ammirare il suggestivo arco a ciaramituli
(cilindri di terracotta).
Il Casal Soprano sbocca in Piazza San Nicola che deriva il suo nome
dall'antichissimo luogo di culto che si apre sulla piazzetta ad essa
antistante, dominata dal palazzo dei Mazzarella, che il popolo chiama la
Corte.
Oltre piazza Piazza Autari Mazzarella, si può scorgere l'antichissimo nucleo
abitativo di Sorrentini. La prima notizia di esso risale al 1187: al centro
vi è la cappella dell'Immacolata, di jus patronato dei Majuri, della metà
del XVI secolo, epoca in cui già vi si venerava una tela della Vergine.
Dal paese è possibile raggiungere, attraverso il percorso naturalistico dei
fiori gentili e dei boschi di castagno, la vetta del monte della Stella (m.
1131): 'Petilia', nella leggenda; 'Cilento', nell'antichità. Vi sorse un
borgo fortificato in seguito alle incursioni dei barbari nel V-VI secolo che
costrinsero gli abitanti della fascia costiera tra Velia e Paestum a
rifugiarsi in luoghi montani.
Costoro utilizzarono come difesa naturale gli enormi blocchi di arenaria che
il popolo chiama li Màge e che a mò di mura circondano la vetta da
sud-ovest a nord-est. Tra il VII e l'VIII secolo, caduto in mano ai
Longobardi, divenne sede di Gastaldato (circoscrizione militare e
amministrativa) col nome di Lucania.
Sulla sommità della montagna svetta la cappella intitolata alla Madonna
della Stella, già presente nel 1187 col titolo di 'Santa Maria di Cilento'.
Dal mare, in un breve alternarsi di insenature, si inserisce la Marina di
Mezzatorre, portato di due insediamenti antichi alto-medievali: Marittima e
San Primo.
Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Pollica, appartenente al
Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di
Pollica, appartenente al Circondario di Vallo della Lucania.
tratto da:
https://it.wikipedia.org/wiki/San_Mauro_Cilento