SAN SEVERINO LUCANO
STEMMA
Lo stemma civico del Comune di San Severino Lucano rispecchia il territorio
suggestivo sanseverinese, in quanto sono rappresentati i due elementi
principali che caratterizzano il suo ambiente geofisico: il faggio, che
simboleggia la vegetazione rigogliosa e il monte, che raffigura l’orografia
dominante.
C’è poi la corona araldica d’argento che sovrasta lo stemma, con mura a
merli ghibellini con 8 torri piccole, di cui 5 visibili e 4 porticine, di
cui 3 visibili.
SAN SEVERINO LUCANO: il territorio appartenne al feudo dei
Sanseverino da cui prese il nome.
Il primo nucleo
abitato sorse intorno alla fine del XV secolo, ed è da mettere in
relazione all'espansione della colonizzazione agricola promossa
dall'Abbazia del Sagittario.
Nel 1806 San
Severino, che fino a quel momento apparteneva al territorio di
Chiaromonte, a seguito di nuovo ordinamento napoleonico, si istituì in
Comune e nel 1820 si aggiunse la specificazione di Lucano. Dopo l'unità
d'Italia (1860) il brigantaggio fu molto attivo nel territorio comunale;
era favorito, come d'altronde nell'intero comprensorio del Pollino, da
montagne impervie, mancanza di infrastrutture e strade. Molti i toponimi
che ci ricordano tale fenomeno (come il fosso del Brigante), ma
soprattutto è ricordata la figura del Capitano Iannarelli che compì
stragi ed esecuzioni anche di civili. Di lui si conservano numerose
memorie: la casa che abitò in paese e il mulino - segheria in località
Mezzana.
Per la sua
recente storia il centro di San Severino non ha importanti emergenze
architettoniche, ad esclusione dell'Abbazia del Sagittario in agro di
Chiaromonte.
Il tessuto
urbano del centro storico sviluppatosi in maniera spontanea, privilegia
la formazione a schiera, allineata lungo l'asse viario principale. Al
centro del paese sorge la Chiesa Madre Maria SS. degli Angeli,
probabilmente risalente al primo nucleo abitato, ma con l'attuale
impianto settecentesco. Nella parte alta sorge la Chiesa di San
Vincenzo, che conserva un bel Crocifisso ligneo del '500.
Incamminandosi
nel centro storico si trovano bei portali lapidei risalenti alla seconda
metà del XIX secolo e palazzotti dello stesso periodo, nonché i
caratteristici vicoli dei centri montani.
Si consiglia
anche la visita delle tre fontane, nella parte bassa del paese. Il
territorio offre attrattive naturalistiche e di archeologia industriale
come i mulini. Spettacolare la visione del Bosco Magnano per chi
proviene dalla Valle del Sinni, e i corsi dei torrenti Peschiera e
Frida. Superato il paese e proseguendo verso sud si giunge alla frazione
Mezzana, suddivisa in quattro sobborghi; continuando si arriva al
Santuario della Madonna del Pollino che sorge su uno sperone roccioso in
posizione panoramica su tutta la valle del Frido. L'assenza di smog e di
grandi centri fa sì che sul nostro territorio sia possibile
l'osservazione degli astri in modo ottimale, tanto che il Comune di San
Severino Lucano è stato definito dagli astrofoli "il paese delle
stelle".
da: Coordinamento delle Pro-Loco
del Parco Nazionale del Pollino