Concerto Cromatico
Il “Concerto cromatico” di Nazzareno Colangelo è un connubio tra pittura e musica: una interpretazione visiva di brani sonori. Nelle opere esposte si possono percepire numerose e varie combinazioni armoniche di elementi reali e astratti, figurativi e simbolici. La superficie dei quadri è intesa come luogo ove appaiono frammenti del mondo di alcuni grandi musicisti e della loro opera attraverso una ripartizione spaziale, il movimento (ottenuto con lo sviluppo di motivi ritmici) e la percezione cromatica (col gioco dei colori). La composizione delle forme, i melodiosi giochi lineari, gli avvolgimenti ritmici, gli accordi cromatici e le dissonanze creano una polifonia figurativa volta a visualizzare il suono. I fondamenti dell’armonia e del contrappunto si ritrovano negli andamenti geometrici, nella scomposizione e ricomposizione delle forme, nelle variazioni tonali: il suono anima le forme e le forme vibrano creando una risonanza interiore capace di suscitare emozioni.
Nazzareno Colangelo (rifacendosi in parte alle teorie di Kandinskij) è convinto che colori e forme sono capaci di comunicare quasi direttamente delle sensazioni e con la propria sensibilità compone la sua musica visiva come un complesso coktail di emozioni e suggestioni simboliche; utilizzando la forma dell’immaginazione musicale cerca di creare un linguaggio capace di toccare direttamente lo spirito dello spettatore, senza passare attraverso ridondanti appigli descrittivi.