AL FORNO Di mattina presto avveniva l’operazione della panificazione. La farina veniva impastata sul recipiente usato per la conserva ma dal lato opposto che era liscio. Si aggiungeva il lievito che ogni donna che avesse già panificato conservava e che prestava volentieri alla vicina di casa. Le mani rinserrate a pugni pestavano il tutto in ogni punto e veniva spesso raccolto dalla Ra’so-la. Sistemato in grosse forme stava a maturare, per parecchio tempo, sotto delle coperte e all’ora concordata con la fornaia veniva infornato. Si pagava un tanto al pezzo oppure si poteva offrire anche della legna. Spesso noi bambini facevamo la spola per sapere quanto tempo mancasse perché il forno fosse pronto. Il pane veniva collocato all’interno del Ta-v-1-jr e trasportato sulla testa. Ogni tanto avveniva qualche accesa discussione perché qualcuna aveva un pezzo in più di quello che aveva prenotato.