102 La luna di Neruda
saprò che c'è e che non c'è:
che c'è quando non si vede,
che non c'è se non si palesa:
la luna si vede e non si vede:
mi abituerò a pensare l'uno e l'altro,
saperla dietro le nubi e vederla a fronte,
a tenermi il conflitto e a rinunciarvi:
la ragione sorveglia, lo spirito sconvolge:
saprò che lo saprò per non saperlo mai,
che saperlo è la conferma dell'ignoto,
che il dubbio è pieno di significato:
perciò saprò che c'è e che non c'è,
che si rivela quando non appare
e quando c'è mostra la sparizione:
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