Mare
Predisposte le reti
e alzati gli occhi al Cielo,
antico segno di preghiera,
il pescatore spinge
la sua barca in mare,
come carezzandola,
poi vi salta su
e s’avvia
per la sua rotta.
Restano sulla riva
le orme
dei suoi nudi piedi
conchiglie
sbiadite dal sole
e della barca
il sabbioso solco.
La bianca scia s’allontana
sempre più sfumata
e all’orizzonte lontano
dove al cielo il mar si fonde
svanisce.
Mi sibila leggero il vento
strane vecchie storie
di gente partita e mai tornata
e temo, e prego
mentre per l’aria
echeggia
il verso del gabbiano.
Mare, oh mare! Or egli
è nelle tue braccia
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