133 Convinzioni (e convenzioni)
la convinzione (forse a ragione, forse a torto) è che
non c'è niente da fare (il che rivela la causalità dell'umore),
che non si esce dallo sfacelo in cui siamo precipitati:
sforzi, sacrifici, calcoli, una vita di cure, addirittura, se vogliamo,
secoli di meditazione, di ragionamento sono stati soppressi,
improvvisamente, da un'abitudinaria improvvisazione:
stiamo ottenendo i peggiori risultati (e questa è un'altra
convinzione), non si rileva tracccia del tentativo di immettere
altri contenuti:
i sogni di sopravvivenza (dal ceto medio in giù), la creazione
di orizzonti nuovi, risultano (sempre per convinzione) inutili
e, addirittura, errati:
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