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A meno che (ma questa è un'altra storia) - 03 (zerotre)

Non mi piacciono gli imbroglioni. Anche quelli che lo fanno solo per i soldi e non fanno troppi danni. Una volta ne ho conosciuto uno che leggeva il futuro e regalava qualche sorriso. Tutto sommato non era poi uno dei peggiori, a meno che non era in giornata, altrimenti conveniva stargli lontano. Ma questa è un’altra storia che, prima o poi, dovrò raccontarvi.

Ho la febbre e devo scappare; mi servirebbe un cavallo. M’inseguono un’altra volta, come sempre. Prima o poi dovrò smettere di preoccuparmene.
Questa volta la sorte è dalla parte mia. Nascosto dove e come sono non riuscirebbe a trovarmi nemmeno il diavolo. A mano che non sia Belzebù in persona, ma questa, oltre che un’altra storia, sarebbe anche troppo.

Clarinetto, trombone e tamburo. Se vogliamo il massimo basterebbe aggiungerci un sassofono o una tromba. Meglio tutti e due e il gioco è fatto.
A meno che il direttore non ci voglia un violino o, peggio ancora, un piano. Magari uno con tanto di coda, magari di cavallo. Ma questa, come tutte le altre, è un’altra storia che mi porta da un’altra parte.

Mi sono finalmente procurato un cavallo, nero. Ci salgo e me ne vado. Questa volta sono solo in due e arrivano anche loro a cavallo. Sono banditi o è forse solo colpa della polvere che il vento sta sollevando?
Adesso li vedo meglio, hanno una gran brutta faccia e mi cercano nel posto sbagliato. Mi sposto e aspetto, li ho persi di vista.
Continuo a sanguinare sul braccio sinistro ma ho il destro che funziona perfettamente. Ne vedo solo uno, che fine ha fatto l’altro? Mi nascondo e lo aspetto. Gli sparo subito o gli chiedo prima qualcosa?
Meno male che non ho sparato perché è un amico, un tizio che mi ha già aiutato in passato e che è sicuramente qui per tornare ad aiutarmi.
Cavalchiamo insieme sino da un mio amico. Entriamo senza bussare e restiamo chiusi dentro, forse è una trappola. Non c’è nessuno, anzi no, ci sono tutti e due. Non ci aspettavano e s’erano nascosti, per difendersi.
Gli spiego come stanno le cose ma non sono contenti.
M’invitano a cena e gli racconto tutto.
Ora siamo in quattro a cavalcare dalla stessa parte. Meglio. Prima ero solo contro tutti. Un nano, un pistolero, un panzone e un sordomuto. Rimetteremo tutto a posto. Forse.
A meno che non mi trovino prima loro e ci facciano fuori senza che ce ne rendiamo prima conto. Ma questa è un’altra storia, tutta da vedere. Magari anche solo da leggere, ma prima la devo scrivere.




A meno che (ma questa è un'altra storia)


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