142 Il gioco delle varianti
. mi, vi, chiedo,
se sia davvero un ragionare, ragionevolmente, adeguato,
accettabilmente saggio, non decidere alcuna controcultura,
lasciare vuota la piazza, eccetto le femen e qualche ondata
d'incondivisibile violenza, starsene fermi con il proprio senso
di, profonda, insoddisfazione o non sia il momento, giusto, già,
di tirare per la coda l'argomento, aprire, con acume e passione
il gioco delle varianti e ritenere, come, probabili le inversioni
di segno:
me, ve, lo chiedo, perchè non so bene, e peggio capisco
da che parte sarebbe giusto cominciare, se con il riconoscimento
d'aver sbagliato tutto oppure con la constatazione che la morte
della coscienza della propria condizione è una postura che
non riconosciamo:
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