144 Novembre
questo è il mese del setaccio, della mano lesta
che separa il fiore dal cruschello: novembre
non ha bisogno di consigli, di pareri, di orecchie
che ascoltino la voce della coscienza, di un cuore
che capisca se sia in difetto di fronte a se stesso:
questo dei morti è l'unico mese in cui la morte
non fa paura più dell'esperienza tremenda che
spaventa chi conosce il lato spaventoso della vita:
attraverso un semplice cerchio di legno, se pure
contorto, deformato, bucato passa la polvere
bianca di calibrata decisione, di non identificata
serenità stoica, passa l'infinito assaporamento
del veleno ingerito che, a novembre, non produce
il suo effetto:
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