147 Gli incubi di Orwell
gli incubi di Orwell ci perseguitano, sempre, terribilmente,
con la loro nera trasparenza: non lasciano un istante di speranza,
di sogno lieve, non concedono un solo piccolo sorriso interiore:
la paura, più dell'incredulità,
ci è diventata amica, con la sua impotenza, impressionante:
per questa, invincibile, sventura
non vi è guarigione: non possiamo contraddire la natura
autoritaria, gli istinti primordiali custoditi dal potere,
non lo sappiamo fare: non conosciamo Frankfurt, Bruxelles,
Moskow, Washington: ne conosciamo i nomi ma non gli errori,
gli orrori che si nascondono nelle trappole dei loro vicoli oscuri:
possiamo, solo, fissare, per ore, la paura e lasciarla, quanto meno,
soddisfatta:
|
|