152 Pensieri dell'ultimo dell'anno
01 si ritorna sempre alla prova iniziale, per soccombere:
superiore alla forza della sopportazione, ci si rivolta contro:
02 admettre que le choix est difficile: una decisione finale
è esclusa: scegliere, nient'altro che scegliere, fino all'errore:
03 è il momento del bagliore, della folgore, dei lampi insistenti:
è il momento della visione luminosa, della presenza totale:
04 non è la maestria a dominare l'arte:
il limite ci possiede, ci rende distratti:
05 le diversità non si escludono a vicenda, non si conciliano;
l'incompatibilità, diversamente, è figlia unica:
06 la vicinanza rende estranei, neutri, smarriti: assurdamente
la separazione, la distanza fanno incontrare, tengono uniti:
07 esprimiamo in modo diverso quello che siamo: è il linguaggio
che contiene le immagini del linguaggio che ci descrive:
08 scrivere ha qualcosa in comune con la solitudine:
l'immagine della solitudine ha poco in comune con lo scrivere:
09 tanto va la gatta all'arte che ci lascia un bisognino:
l'arte non rifiuta l'umano arricchimento:
10 s'incontra sempre l'angoscia, con il suo sguardo tremendo:
ogni forma tremenda ha l'aspetto dell'angoscia quotidiana:
11 dicono che la morte è l'unico versante della vita:
mutatis mutandis, la vita si versa, parecchie volte nella morte:
12 la poesia appartiene all'autore:
ciò che appartiene all'autore, sono solo parole:
13 si soffre solo a sentirle certe cose.
certe cose ci appartengono, sono noi:
14 non apparteniamo alla verità: non possiamo mettere in dubbio
che il dubbio ci appartiene, che la verità non è lontana:
15 il gioco che si gioca, nel fatto di ostinarsi a non mollare,
è legato a contingenze di vecchiaia: la volontà diventa impertinente:
16 ognuno è, in un certo senso, sempre in agonia: eppure non crede
che, un uomo come lui, è prossimo alla morte:
17 c'è chi è affascinato dalla notte e chi ne ha paura:
il cuore della notte è uno solo: c'è chi lo ascolta e chi lo ferma:
18 la certezza che possa esserci una sola possibilità di riscatto
limita il peso di vivere una vita limitata:
19 la vita ci rimprovera di dare prova d'impazienza:
siamo portati a sopperire ai ritardi del destino:
20 scrivere un capolavoro non appartiene alla maestria più che alla capacità
di guardare il mondo come un insieme ancora inosservato:
21 la morte non si compie per intero, non è mai compiuta:
chi resta mantiene in vita qualità e demeriti del morto:
22 si dice che la risposta giusta è radicata già nella domanda:
la domanda giusta si dice che stupisce e non ha risposte:
23 si giunge, prima o poi, al posto sbagliato:
non si conosce la via da seguire per arrivarci:
24 dire ad un emigrante che partire è un privilegio
è come dirgli che ha il privilegio di sparire:
25 gli uomini non ammettono l'idea di una coscienza sporca:
solo gli animali avvertono intimamente questa esteriorità:
26 mettere fine al disordine è un lavoro interminabile:
è impossibile sfuggire a ciò che ci devasta:
27 il senso comune avrebbe dunque torto a credere d'aver ragione:
attenersi ad uno schema rigido non rende interpreti del vero:
28 abbiamo delle armi che non usiamo mai: o non sappiamo che esistono
o da ragazzi non ci hanno insegnato a servircene:
29 assomigliamo sempre a un altro: ci associano a un fatto:
ci fanno appartenere ad un luogo: siamo tramiti e prede delle somiglianze:
30 il momento d'ispirazione, cosiddetta,altro non è che
il momento in cui crediamo di avere le parole adatte a disposizione:
31 si scrive in disparte, in uno spazio non autorizzato, chiuso:
si osa dare forma all'incompiutezza delle parole:
32 l'ossessione personale lega ad un tema privilegiato:
è una estrema difficoltà disfarsene a vantaggio di una scrittura neutra:
33 nel rompicapo non si scaccia nessuno dei pensieri che lo incalzano:
il groviglio deve trovare il suo ordine, ogni cosa il suo posto:
34 l'occhio inganna il cervello: questi non trascura niente,
non si permette di credergli: gli occhi del cervello non hanno palpebre:
35 molti politicanti si danno al loro compito con la stessa moralità
con cui pronunciano il giudizio fanatico sul loro operato:
36 una menzogna tira l'altra: attività mediatica
grave e conturbante, che serba i suoi segreti:
37 ci sentiamo fuori posto, come se non avessimo trovato il luogo
adatto alla nostra presenza: è fragile la posizione per eccellenza:
38 diamo mille spiegazioni, facciamo tanti racconti della nostra vita:
la storia personale potremmo racchiuderla in una singola frase:
39 si arriva ad una sospesa e provvisoria conclusione:
non tutti i vuoti si possono riempire con un giudizio di valore:
40 niente ci affascina, ci richiama e ci trattiene come l'infanzia:
l'età degli incantesimi, delle visioni infinite, della lucentezza illimitata:
41 occorre scrivere con precisione: ogni parola è errante, fuori dal coro,
si confonde con se stessa, con lo sforzo sonoro della somiglianza:
42 dove abitiamo è diventato un luogo privo di certezze:
ciò che cerchiamo ci rende incerti di noi stessi:
43 se ci siamo o ci facciamo è sempre costituisce un problema: saperlo costituisce
un problema: siamo o subdoli o ingenui quando non lo ammettiamo:
44 si scompare come le mosche, all'inizio dell'inverno: si ricompare
a primavera per continuare la condizione di creature fastidiose:
45 capire il mondo è capire il linguaggio del mondo:
un linguaggio avverso che lo dilania e lo distrugge:
46 pazienza ed impazienza si tollerano a vicenda:
diventa passione la pazienza di tollerarsi atra di loro:
47 possiamo essere Orfeo, con la notte dentro il canto
oppure Euridice, l'estremo da raggiungere:
48 il sogno appartiene al possibile che dorme: il sognatore
sa che sogna e che dorme, che non gli è possibile svegliarsi:
49 quando andremo all'inferno, penseremo al paradiso
come ad una possibilità perduta: sarà un momento disperato:
50 impareremo in seguito che il segreto della vita non era poi
un grande segreto: un viaggio semplicemente imprevedibile:
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