154 Dentro e fuori
dentro,
la discrezione dell'intimità, la grossolana innocenza appesa
alla canna, tra due travi:
fuori, il temporale
non sa, perchè non può stare dietro all'inconsistenza povera
dei poveri, ventiquattro ore, appesi come il lardo, in attesa
e in attesa della sorpresa, del gesto che consola:
dentro,
vestiti con il fuoco, con la fiamma che parla con il fumo,
i figli non danno tregua al pavimento, al giorno intero,
da quando inizia fino a che finisce la luce alle finestre:
il giorno che lavora nel suo regno, che è conquista e
travaglio di se stesso, che si attiene ai suoi limiti,
alle sue ore:
|
|