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Home - POESIE di S. Fittipaldi




 

168 Il posto

quando giunse sul posto, lo accolse il silenzio,
della sparizione, a cui era stato invitato:
per quanta stranezza e superficialità, fascino
o sguardo ingannevole possedesse il posto che
lo aspettava, non andò lontano, non si diresse oltre
il punto estremo della debolezza umana:
trovò solo una finestra aperta, da dove scappare
o guardare fuori, verso il posto del nutrimento
o della fame: il posto che gli sottomise la mente
e, qualche volta, gli elevò il cuore:

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