180 Prima del sonno
sempre lo stesso brivido, prima del sonno
(il giorno ha consumato tutte le sue tragedie):
annuncia l’arrivo della notte, della trappola
che niente tace, niente nasconde, nulla esclude:
ecco la sua giustizia: coprire con un velo l’abat-jour,
la luce di troppo che porta all’entropia, alla morte
fredda della mente: il freddo dell’amica morte
che cerca nella notte la sua luce:
sempre lo stesso tremore, gli stessi crampi,
il solito inganno che pende dal soffitto:
è solo una circostanza se gira sangue
infetto, nelle periclitanti arterie cerebrali:
come sempre, l’attesa della notte allontana
il fantasma della notte: l’ora del sonno
è invisibile alle tenebre: esso non cerca mai
di cominciare, di appropriarsi della mezzanotte:
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