182 Il tarlo
Il tarlo che, in allure, scava dentro
mi taglia dritto dritto in due misure:
Dionisio che s'intriga con Apollo
in reciproco delle altrui ragioni:
nel tarlo che mi spoglia e mi ritaglia,
che mi manda in abisso e mi attanaglia,
il vero si fa falso e il falso vero
ma nè l'uno nè l'altro è quello vero:
un caprone, con ali e con cravatta,
suona un flauto d'oro fra le canne
e il silenzio raccoglie la sua spanna:
il tarlo che m' infrange non mi tange,
del dio e dell'uomo odo solo il tuono:
mi sdoppio nel mio doppio, in due metà:
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