MASSERIE ABBANDONATE
Ti suggestionano
le masserie abbandonate
con le finestre chiuse
le porte spalancate
piene di sedie di paglia sfondate
pentole arrugginite
tavoli claudicanti
al camino un moccio di candela
un ceppo non finito di bruciare
le tegole in bilico sul tetto
fungono da guardiani
ma sono inoffensivi cani:
lo stesso tu puoi entrare
per andare a curiosare;
i rovi la fanno da padroni
le lucertole al sole
si crogiolano indisturbate;
vi regna il silenzio:
s’ode solo il lamento
della porta che sommessa
cigola al vento.
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