Artisti in Lucania

Potenza

 

Home - Guerrieri%20Gaetano


Guerrieri Gaetano


           
Visita guidata

 

Scrivere e la sindrome da scrittura – 01 – Palloni gonfiati e casi a parte

Scrivere, trovare il tempo e la voglia di farlo (a prescindere da cosa, come, perché o per che cosa), vuol dire già un sacco di cose e, pubblicare su un sito letterario virtuale come questo o altri, vuol dire molto di più.
La prima delle quali è quella di iniziare a credere (prima solo a pensare, poi iniziare a credere man mano sempre di più, sino a convincersi) d’essere, prima un poeta o uno scrittore, poi anche bravo, poi bravissimo sino a pensare e a credere d’essere il più bravo poeta o scrittore, l’unico e il solo di quest’epoca.
Questo nel caso di una persona normale e, solo un pochino, presuntuoso e narcisista; altrimenti significa pensare, credere e convincersi d’essere il più grande poeta o il più grande scrittore e, nei casi più comuni e anche più divertenti, l’unico e il più grande, il sommo poeta e il più grande scrittore di tutti i tempi.
Roba che Alessandro Manzoni e Dante Alighieri, al confronto, rassomiglierebbero a due ragazzetti alle prime esperienze letterarie, solo un tantino vanitosi.
Ed è questo che, il grande poeta e il sommo scrittore che scrivono e pubblicano su siti come questi, iniziano a pensare e, dopo qualche tempo, si convincono di essere, specie se nel frattempo sono stati tanto bravi da essersi creati una efficiente clack che li ha sufficientemente sostenuti e osannati.
Il poeta e lo scrittore che soffrono di questa malattia sono facilmente riconoscibili perché, nei siti letterari virtuali, ricevono commenti e gratificazioni d’ogni tipo, voti su alcuni e cool su altri; tutta roba che, a leggerli con attenzione e sufficiente interesse, si capisce immediatamente di trovarsi di fronte a megalomani che tutto hanno meno che il dono, per fortuna non inesistente, d’una vena e d’un talento fuori dal comune (ma anche dalla frazione, dal rione e dal condominio).
Si tratta, infatti, di un hobby tutt’altro che dannoso, se visto nella sua reale dimensione, ma che, nei casi di megalomania, comporta una strana sindrome, quella conosciuta come quella del letterato o, più semplicemente, del pallone gonfiato.
La prima funzione o scopo, di questo testo e di quelli che lo seguiranno sarà, dunque, quella di convincere o, per lo meno di tentare di far comprendere a questi novelli fenomeni di un fatto strabiliante e, cioè, che la loro opera è soltanto e solo una delle tante ai confini della realtà o, più propriamente, che quello che avvertono quando sono sufficientemente onesti o in preda a una delle tante crisi d’identità è vera e che, cioè, sono solo dei megalomani e illusi e che tutto ciò che temono è vero, purtroppo.
Scrivono male, testi e poesie sono banali e scontate e che il solo fatto che qualcuno li apra e faccia finta di leggerli è già, di per sé, un fatto eccezionale.
Io sono, forse, l’eccezione che conferma la regola.
Non perché credo d’essere il solo che scriva bene o qualcosa di valido ma perché, a differenza di altri, sono cosciente d’essere uno scrittore meno che mediocre, probabilmente scadente. So bene, infatti, di non scrivere niente che valga veramente la pena di leggere.






Scrivere e la sindrome da scrittura


<< Indietro

INDICE

Avanti >>


 

.



 

 

 



[ Home ]

[ Scrivimi ]