196 Via Mordini
uno spazio fragile tiene strette le ombre delle case,
i giochi della luce nei vicoli, i sopportici, le scale:
hanno un' intima distanza la dislocazione dei portoni
e la povertà, appesa alle finestre basse: la puoi toccare,
con le mani: non fa paura: fa parte dell'architettura,
del paesaggio, del contrasto discordante del colore
delle pietre: un nesso intimo collega la visuale
alla secchezza dei pensieri e i pensieri all'anima
spaccata dentro i muri:
che la corra in salita o in senso inverso, mai perderesti
il passo, l'andatura: in Via Mordini non ti puoi perdere
e neppure, per te stesso, ritrovarti un solo istante,
a fare un'altra cosa o un'altra strada:
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