204 Vicolo cieco
taccio, mi manca la prontezza alla risposta: faccio collezione
di commenti, critiche, ultima verba, quasi che gli elementi
di prossimità prevalessero sul dubbio che li invade:
- ti manca la concentrazione del racconto, il movimento
dell'argomento accattivante - mi dicono - ti rigiri in
Vicolo Wittgenstein , l'ultimo in fondo a destra sulla strada,
come un estraneo a cui nessuno evento vero scorra nel sangue -:
mio Dio, nell'essere visto piccolo dagli altri, riconosciuto
come non reale, rimpicciolisco ancora più e con vergogna
mi nascondo, dietro la serietà ridicola dei limiti - in ciò
di cui non si può parlare -:
dell'ozio di scrivere di nulla non mi so privare:
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