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Home - POESIE di S. Fittipaldi




 

220 Certe sere

Non la speranza, non la volontà ma
il senso della vita è l'ultimo a morire,
lo stesso cadenzato nei racconti di guerra,
certe sere che la grandine ruzzolava nel camino.

Mio padre ammorbidiva una Tre Stelle con le dita,
parlava e alludeva alla voglia, al dovere di ricominciare.
Poi il silenzio, il contatto , l'arco voltaico del tabacco
con il tizzone e il fulmine, l'aumento di tensione
nella lampadina, il buio. Certe sere c'era un gran viavai
verso il cesso, ricavato da un pezzo del terrazzo.

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