AMALFI
Ancora m'accogli fulgida e intrigante
su troni e canti di conchiglie
cortigiana degli occhi e del sangue
antica regina
d'ogni fondaco e contrada d'oriente.
In te si lusinga
la rosa dei mari e dei venti
e raggia impaziente il bianco gabbiano
che libera albe e vele ed onde.
E in me straripante un grido
un'ansia alta di gloria
un tempo schiva e innocente
vertice sublime di luci e voli.
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