QUASI UNA SERENATA
Il cuore t'inventa nel sogno.
Gli orizzonti parlano di te
come non mai;
stanno le foglie per voglia
di morte sui rami cantando.
Scendono le vergini al fiume,
apre una chiesa i battenti,
chi chiede il tuo nome?
Chi scopre il tuo volto nascosto dalla nebbia?
Il mattino gela con le vene,
Il tuo nome a un filo si tiene,
Chi schiera una squadra di cavalli
Azzurri, davanti ai tuoi occhi per amore?
Vengono da lontane dimore
Pensieri - farfalle nel vento;
Dove mi porta il mio canto
Che suona l'angelica arpa stasera?
Visiti il mio cuore come l'ombra
Della luce che non lascia orma.
I canti si staccano leggeri,
Tremano le immagini nel sonno:
I tuoi nomi, cento, sono, e innumerevoli.
Sale un gemito di agnello
Al tuo cuore vivo nella notte;
Chi sosta alla tua porta eterna?
Chi bacia la tua soglia adorna?
Lucidi timpani per te
Suonano incessanti dal tempo velato.
Canta l mio cuore arreso,
Il mio cuore placato.
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