73 Le rughe di Pasolini
chissà cosa direbbe oggi (dell'anarchia del potere
d'oggi) all'umile anima del popolo che (umiliato)
avverte (tra assenze e vuoti) la necessarietà delle sue rughe
(della diversità che lo fece stupendo e grande):
(più dolorosamente
il cielo si tinge di rosa e declina
dietro i pini sull'Appia)
direbbe, con la solita passione,
in quale circolo arterioso impervio
scorre il sangue scoagulato dei più deboli:
svelerebbe gli imbrogli
e sbroglierebbe il groviglio di filo di ferro
intorcinato al chiodo a testa piana:
"il potere fa praticamente quello che vuole", è vero
mais surtout, che è peggio, vuole quello che fa:
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