Fabbricante di sogni
Per prima cosa vidi le tue ombre
dispiegarsi come ali docili di rondine
dove l'inverno era immensità ,
ricordo, trono adornato dal ghiaccio:
questo fu il principio.
Indovinai dietro le cupe montagne
stami pronti a mescere virgulti,
cieli gravidi appena dissimulati,
vidi selve elettriche di paesi
stendersi sul soffice manto bianco,
vidi il tuo cuore inchiodato sulla tela,
vibrante, aromatico, il tuo cuore:
scorsi colori di crepuscoli indicibili,
ruderi celati dal fogliame del tempo,
la morte incrollabile col rumore
del fulmine generato dalla terra.
Intuimmo noi stessi nel gelo della sera
e la neve abitava i tuoi capelli:
dessi sembianze sonore ai miei sogni,
parola al mio verbo nascosto,
fosti il raggio che illumina il cristallo
danzandovi dentro coi suoi aghi,
ed oggi camminiamo insieme
come nei giorni del principio
lungo una strada opalescente
che tu stesso dipingesti.
versi del poeta ROCCO SARACINO dedicati al pittore MICHELE ASCOLI