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Michele Ascoli


           
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Lettera aperta a Matteo Renzi

Lettera aperta indirizzata al
Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri
Sig. Dott. Matteo Renzi


Egregio Sig. Presidente, il giorno 6 aprile c.a. nel discorso da Lei tenuto a Napoli ha trattato anche il ben noto argomento delle trivellazioni in terra di Basilicata, e nella circostanza ha tra l'altro così asserito: "Immaginate Voi la Basilicata senza la SATA e il petrolio!"
Esimio Dott. Renzi io che ho l'onore di scriverLe non ho bisogno di affidarmi all'inventiva e alla fantasia in quanto per motivi anagrafici, la terra da Lei configurata, l'ho ben conosciuta prima che si insediasse la SATA e prima che le aziende petrolifere dessero inizio alle perforazioni.

Questi due gruppi di imprese, a Lei ben note, non hanno messo piede nella mia terra di Lucania per alleviare le pene della gente più povera d'Italia, che tale è rimasta, ma semplicemente per le seguenti motivazioni:
- La prima perché all'epoca chi insediava nuove imprese nel profondo sud poteva avvalersi di grandi agevolazioni fiscali, e la FIAT che nuova non era si autobattezzò SATA, divenne nuova e raccolse i frutti!
- Le seconde imprese estrattive italiane e non, hanno elemosinato un moderato gruzzolo di euro ma hanno accresciuto notevolmente il proprio utile ignorando due aspetti essenziali del viver civile: La salute dei cittadini e la salvaguardia ambientale del luogo!

Sig. Presidente io non oso contraddire il Suo pensiero, sia perché espresso dal capo del Governo sia per non cadere nel tranello del tipico dibattito televisivo colmo di grida e polemiche. Ella però deve usare la cortesia di spiegare ad un ignorante come me, perché il reddito pro-capite più basso d'Italia è quello della Basilicata che va a braccetto con la sorella Calabria. E perché la popolazione lucana che negli anni settanta era di 605mila unità, oggi si è ridotta a 574mila?.
Io credo, Sig. Presidente che questo calo demografico sia imputabile principalmente alla povertà ed in buona parte anche allo smaltimento illegale delle scorie che oltre ad essere fetide e nocive, si fanno ancor più dannose quando diventano oggetto di discussioni e approfondimenti nella testa di coloro che dirigono le vacillanti istituzioni italiane politiche e non!
Come a Lei noto Sig. Presidente, i mass-media non si sono sottratti, in questi giorni, dal denunciare una serie di presunti illeciti e addirittura reati che la magistratura sta vagliando con comprensibile e giustificata lentezza ma sempre con estrema cura e professionalità al fine di rispettare il senso di quel grande sostantivo che ha nome: Giustizia!
Personalmente in alcune riprese televisive ho avuto modo di ascoltare alcuni dei cosiddetti "opinionisti", i quali hanno rappresentato la casuale ed infelice "coincidenza" di un giacimento di risorse energetiche nel mezzo di un vasto territorio agricolo, dove gli uomini, da sempre, si sono dedicati agli ortaggi, ai cereali, ai boschi, alle macchie, ai prodotti caseari ecc. Bene Sig. Presidente, io credo che questi signori abbiano pienamente ragione ad esprimersi in tal senso, perché essi non sanno chi era: Orazio, Isabella Morra, Giustino Fortunato, Albino Pierro, Emanuele Gianturco, Rocco Scotellaro, Michele Parrella, Francesco Torraca, Carlo Gesualdo da Venosa, Mario Pagano ecc. e certamente non hanno mai visto il Pollino, i Sassi e le chiese rupestri di Matera, le gelide e limpide acque dei ruscelli, le siepi, i biancospini, le pinete, gli oleandri, le querce, le acacie, le viole e le mammole sulle tegole ecc. Non hanno mai visto i rami degli alberi genuflessi sugli scogli, per baciare le onde del mare, non sanno che a venti chilometri dai campi da sci c'è il mare che attende i bagnanti. Essi non sanno che da noi quando le nubi diradano, il cielo si tinge d'azzurro! Non sanno che le ciminiere in terra lucana non trovano spazio perché noi sappiamo cos'è un camino. Non sanno che quando piangiamo, piangiamo da soli e se nascondiamo le lacrime lo facciamo per far brillare meglio i nostri occhi!

Sig. Presidente non me ne abbia se a Suo parere ho esagerato a citare tutto quanto quello che questi "personaggi" non sanno!, forse meglio avrei fatto a citare l'unica cosa che loro non conoscono: Il proprio mestiere!



Cordialmente
Michele Ascoli
Potenza 9-4-2016


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