Questa breve raccolta di Totaro-Ziella, che ha per tema centrale il Sud, per argomento preferenziale il rapporto morte-vita come metafisica di un continuo essere, è poesia luttuosa e solare fatta di immagini analogiche, sia nelle singole metafore che nelle loro connessioni.

Mordente e carnale il lessico, a mezzo fra l’uso gergale e l’epos che nasce dal popolo, con la foga e la forza primitiva di una terminologia di vago sapore medievale ad illustrare immagini folgoranti, drammatiche, classiche.

I ritmi, recitativi e cantabili, con la pittoricità cromatica delle sensazioni,offrono una loro musicalità, anche nella stessa tecnica della reiterazione, nella folgorazione del neologismo.

Si tratta di un libro omogeneo, che attrae con il respiro antico e le parole reinventate e si snoda in un canto che sembra a una voce ma sottende un corale in cui il Sud è una situazione esistenziale.

Rita Baldassarri