Pasquale Totaro-Ziella

 

 

I negri del Sud

E siamo andati
dopo aver seppellito la brace sotto la cenere
dopo aver lasciato le menzogne al focolare.

Lasciati i nostri campi di grano siamo andati
con le valigie da incantatori di serpenti
e nelle tasche pane formaggio e vino.

Siamo partiti con il treno del Nord
seduti sui nostri fagotti
cantando canti tristi
pensando occhi di meraviglia.

E siamo venuti al Nord a dormire
in questi pagliai pieni di topi
per dare il nostro sangue ai vostri pidocchi.

Noi siamo negri presi
volontariamente in prestito
e volontariamente saliamo
sul treno negriero del Nord.

La sera sulla strada intoneremo canti lontani
che ci riporteranno campi di grano
amori di donne e pianti di figli.

E in un limite di bicchiere fatto di vino
sentiremo il nostro Sud fermentato di ricordi
e la Speranza ci assalirà di nostalgia.

Un mattone un bullone e il Sud
due mattoni due bulloni e il Sud
tre mattoni tre bulloni e il Sud
è la nostra canzone.

 

(da: Spaesamento)

 

 

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