Ancora vengono gli uomini secolari alla
piazza
a vendersi la giornata e a comprarsi tabacco.
Seccavano al sole la pelle gambe aperte di vino
alle zappe perdute aprivano gli orti giganti di terra
spicchiavano la luna calda alle falci sfasciate
e tra il sale e il formaggio c’era il sangue consumato
delle nostre vittime perse all’acqua e al vento.
Me li ritrovo sboccati quest’uomini
aggruppati
si raccontano le storie giornaliere con gli occhi
alla piazza si riconoscono i contadiniartigiani
si chiudono il cerchio tra le mani aperte di scuro
aspettando il forese che non torna più a mula.
Alla sera si trovano tribali alla pietra grossa
s’aspettano alla barberia fumanti di trinciato
e arrotolano il tempo di cartine e di gole affumicate. |