L'EMIGRATO
Lontan,
lontano, oltre l'immenso mare,
nell'assordante tramestio dell'Urbe
solo, pensoso, intento a lavorare,
lì vive solo fra le straniere turbe,
e là, lontano, nel natìo suo borgo
lascio la vecchia mamma e la consorte
e quattro bimbi, mentre lui nel gorgo
del viver cittadin spinse la sorte
Nel lavoro gli vola la giornata,
a sera, quando solo a mensa siede,
fra un anno, pensa, forse che a quest'ora,
sarò coi miei e, con la mente riede
alla sposa, ai figli ed alla madre
e rivede in effigie il morto padre.
G. Micene
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