L'AUTOCORRIERA
Ogni giorno
dall'Agri al Basento
una macchina corre veloce
e l'uomo e del suo cuore la voce
porta lontano.
Sempre la
stessa via, le valli stesse,
gli stessi ponti, tu veloci corri,
gli stessi monti, tu rombando ascendi
e burbanzosa scendi ai fiumi stessi.
Inconscia corri ché ripensar non puoi
alle bellezze eterne che hai d'intorno:
non godi tu del verde dell'aprile,
degli effluvi di primavera in fiore
e del canto dell'usignolo ascoso.
E corri, ma
dell'agricoltor non vedi
intento a seminar la terra bruna;
degli uccelli in amor non senti il canto
né vedi delle messi l'ondeggiare.
Felice te che un nuovo cor ti danno
quando l'uno è fermo. L'uman chi cambia,
l'uman che freme allo splendor del cielo
e di natura sente il mesto incanto,
quando si ferma?
G. Micene
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