BIBLIOTECA COMUNALE "G. RACIOPPI"
MOLITERNO

Feste e tempo libero

   

     4 AGOSTO: SAN DOMENICO DI GUZMAN

Il 4 agosto era considerato il giorno di festa per eccellenza.
I domenicani avendo abbandonato il loro convento delle Pantanelle e avendo costruito in paese la chiesa del Rosario con l'attiguo convento divennero ben presto l'ordine più importante e più prestigioso presente nel paese. Riuscirono subito a far eleggere San Domenico patrono principale di Moliterno, difatti la Madonna Assunta, antica patrona, passò in second'ordine.
Nel giorno di San Domenico il popolo era allietato dalla banda musicale, dai fuochi pirotecnici, e, durante il giorno, dallo sparo di batterie.
Si usava ancora l'albero della cuccagna, il lancio di palloncini, l'illuminazione delle strade principali, le lotte, le corse e le rappresentazioni teatrali.
La spesa per questa festa, come anche per l'altra della Madonna del Vetere, era sostenuta interamente dalla popolazione, mediante una pubblica colletta che in dialetto dicevasi "cerca", che veniva effettuata, anticipatamente, da un comitato di cittadini scelti e nominati dal sindaco.
Vigeva ancora l'uso della "guglia", che consisteva in un obelisco di legno rivestito di carte colorate, molto alto, avente la forma di un campanile, ornato di statuette, figure e lampioncini. Nelle ore serali del 4 agosto questo obelisco veniva portato a spalla dai giovanotti, detti "guagnuni", per le strade principali del paese, seguito dalla banda e dal popolo esultante, munito di torce a vento, che cantava canti amorosi, sacri e patriottici.
 

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 16 AGOSTO: SAN ROCCO

La festa di San Rocco si svolgeva nella sua chiesa, che era situata nel rione detto Porta Lombarda. Questa chiesa fu eretta nel 1656, col concorso di tutti i cittadini di ogni ceto e classe sociale, in solo otto giorni, in ringraziamento al Santo, che aveva preservato il paese dal flagello della peste, che aveva invaso quasi tutto il Regno.
La chiesa si presentava molto più grande dell'attuale, difatti doveva essere di due navate, con due ingressi, e, sull'altare maggiore, si poteva ammirare una bellissima tela raffigurante il Santo in preghiera davanti alla Vergine Maria. La chiesetta, che noi attualmente conosciamo, fu rimpiccolita probabilmente per la costruzione della strada. La festa di San Rocco aveva inizio la sera del 15 agosto, difatti nello Statuto della Cappella di S. Rocco si legge: "Nel giorno 15 di agosto sono in obbligo i Sacerdoti del Clero di detta terra conferirsi in detta chiesa, ed ivi cantare solennemente i Vespri per la festività del Santo, e questi terminati, si suole dal procuratore darsi loro un rinfresco, a spesa della detta Chiesa consistente in un Mostacciolo di pasta o di zuccaro e di cannella, ed il vino annevato. Con lo sparo dei mortaretti, nella mattina seguente i Sacerdoti processionalmente vi si portano a celebrare solennemente la S. Messa, segue lo sparo di fuochi e di batterie. Nel giorno di tale festività è lecito ad ogni uno saccheggiare il Maggio, che a spesa della stessa cappella, si pianta avanti. Il saccheggio avviene a colpi di schioppo e, qualora non si giunga al saccheggio con lo schioppo, il Procuratore accorda il permesso di salirvi per concludere il saccheggio.
Nello stesso giorno si espongono pubblicamente le liste col premio del Pallio, consistente al solito in cinque palmi o più, o meno, di panno fino che si dà al vincitore".

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