SINCRETISMO LUCANO
La nonna bianca, quasi novantenne,
con gesti lenti, attenti,
spargeva contro il malocchio
il sale sulla soglia.
Com’era possibile che la bella Isabella
la nipote prediletta
ricca di corredo tutto trine
(ben fatta, solo casa e chiesa)
stesse appassendo al chiuso senza amore?
“Come mai, Sant’Antonio benedetto,
(m’incanta la tua statua in cattedrale
col volto rosa di eterno bambino)
tardi a farmi la grazia?”.
Passò del tempo, finalmente un forestiero
vide Isabella e ne fu rapito.
Non partì la nonna con gli sposi,
rimase in alto lì sulla collina
nel suo costume a pieghe
largo come l’ombra del campanile
tra le ginestre in fiore a primavera.
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