A MATTIA
Un sole caldo al tramonto
maturava la maternità
di tua madre
e tu avesti un sussulto
cui seguì una serie
di agili snodi
nel ventre gonfio, quasi pronto
ad aprirsi dolorosamente.
E mi sembrò che questo avveniva
perché udivi le nostre parole
e a tuo modo palesavi
l’ansia di uscire dal buio
ai colori del giorno.
T’ho assai amato
in quel lento pomeriggio di maggio
prima che tu nascessi
prima di conoscere il tuo viso
e i tuoi occhi aperti sulla vita.
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