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POMARICO - da "LA BASILICATA NEL MONDO" 1924 /1927

Pomarico per i suoi caduti
Un comitato di signore e signorine delle più elette famiglie di Pomarico si e costituito per il nobile fine di raccogliere i fondi necessari all’erezione di un monumento, che sia degno della memoria perenne degli eroici figli di Pomarico, immolatisi per la gran madre Italia.
Il progetto del monumento, già in esecuzione, è pregevole opera dello scultore Ettore Sannina. Il comitato è diviso in due gruppi, così composti. Primo gruppo: donna Rosina Damieno-Porcellini, donna Rosina Rossi-Astarita, Chiara Sisto e Massarotti Agnese, con l’assistenza dell’avvocato Rocco Massarotti.
Compongono il secondo gruppo: donna Raffaella Massarotti-Glionna, donna Eleonora Agneta-Pasquale, le signorine Rubina Pantaleo, Niole Sisto, Giuseppina Pacilio, coadiuvate dall’avv. M. Cavallo.
Sotto gli auspici di così nobili dame e fanciulle, non c'è dubbio che gli Eroi di Pomarico saranno degnamente onorati.



La luce elettrica a Pomarico
Mercé la solerte ed alacre opera del Presidente alla Deputazione comm. Pacilio, dell’attua e sindaco sig. Cetera, (e perchè dimenticano?) Questo paese ha potuto finalmente essere provvisto di una più moderna e sufficiente illuminazione pubblica.
L’impianto, dovuto alfa Società Lucana non lascia nulla a desiderare e per razionale distribuzione ed intensità di luce.
Alla cerimonia inaugurale ha prestato servizio la locale banda musicale diretta dai maestri Nicotera e Selvaggi.



a Pomarico, è stata sciolta l'amministrazione Comunale, ed è stato inviato a reggere il Comune il ragioniere Giuseppe Famigliuolo della Sottoprefettura di Matera, accolto con gran giubilo dalla popolazione.



In onore di S. Rocco a Pomarico
Quest'anno, coincidendo con la restaurazione della Cappella, la festa di San Rocco si è svolta in maniera assai più solenne.
Bellissime e sontuosissime le funzioni religiose, accompagnate dall’organo rinnovato dai prof. Paolo Padula.
Grandiosa la processione, alla quale presero parte, tutte le Società con le bandiere, il Sindaco, circondato dalla Giunta, e gl’impiegati municipali con la bandiera del Comune, e il Commendator Pacilio, Presidente della Deputazione provinciale di Basilicata.
La sera furono sparati magnifici fuochi pirotecnici e la musica cittadina eseguì uno scelto programma di orchestra.
Alla restaurazione della Cappella del Santo e alle belle feste in suo onore, hanno prodigalmente contribuito i cittadini di Pomarico residenti nelle Americhe, ai quali va la gratitudine del paese nativo.
Larghi applausi riscosse la Commissione della Festa e, segnatamente, il signor Michele Scandiffio.



Pomarico — Richiamiamo l’attenzione del Regio Commissario su quanto segue:
1. Le pubbliche latrine, perché siano veramente di reale utilità, bisogna periodicamente disinfettarle, onde evitare che diventino focolari di infezione, pericolosissimi.
2. E necessario disciplinare lo smaltimento delle immondizie e dei rifiuti, secondo i dettami della più moderna igiene.
3. L’applicazione dei calmieri dovrà essere fatta in base alle particolari condizioni del comune, ed applicate con sani criteri di generalità, in modo che non vi sfuggano coloro che hanno realizzato, e realizzano, i più lauti guadagni.
Sono due, anni che esiste il Corso Integrativo e dobbiamo francamente dire che esiste solo per la buona volontà e la tenacia degli insegnanti. Gli enti pubblici se ne sono disinteressati in una maniera, in verità, poco onorevole. Eppure per farlo ben vivere, di vita attiva ed operosa si richiedeva ben poco, esistendo, già, il perno principale su cui fan tutto convergere.
Uno degli, insegnamenti più adatti e meno onerosi sarebbe stato quello delle terre cotte artistiche, abbondando il nostro territorio di buone crete adatte ad essere plasmate.

Abbiamo letto con sommo intesse la relazione dall’on. Barbaro sul funzionamento delle Ferrovie Calabro-Lucare.
L’on. Barbaro in sede di Commissione ha detto delle grandi verità, e noi glie ne siamo grati.
Astraendo, intanto, da ciò, che può interessare le altre popolazioni, e restringendoci al solo nostro territorio, dobbiamo francamente dire che i lavori per l’attivazione del tronco in costruzione Ferrandina-Matera, procedono con lentezza esasperante.
L’impresa assuntrice sembra seria e sufficientemente finanziata. Le difficoltà riscontrata nella perforazione della grande galleria sono state, in gran parte, vinte dalla tenacia dei minatori. Resta una minima parte di lavoro che, con buona volontà a maggiore impegno, potrebbe essere portato a termine nel minor tempo possibile.


Con l'assunzione a Provincia della città di Matera, i bisogni di questo capoluogo a dalla sua circoscrizione sono diventati tanti e tali, da richiedere urgenza e cure speciali. Il movimento viaggiatori è decuplicato, come quello delle merci. Ora, i servizi automobilistici mentre non possono soddisfare quest’ultime mansioni, soddisfano troppo onerosamente le prime. Un viaggiatore spende per andare a Matera quarto si sperde per essere a Taranto. Un tufo che a Matera costa pochi soldi, viene a costare sul luogo di destinazione (col trasporto a carro) parecchie lire, e con quanta difficoltà di movimento, si immagini pure! Quindi, non opera superflua — come è piaciuto a qualcuno qualificarla — questa del tronco Ferrandina-Matera, invece, necessaria ed utilissima, i cui vantaggi molteplici si conosceranno meglio il giorno, che il funzionamento della nuova ferrovia sarà una cosa concreta.



a Pomarico, sotto il patronato del cav. uff. dott. G. Battista Astanita e della sua nobile signora donna Rosina Rossi, efficacemente coadiuvati dalla loro brava ed intelligente figliuola prof. Giulia, si è dato nel nostro teatro comunale, con la “Tosca,, una serata in onore della prima donna della Compagnia Drammatica Italo-Dialettale Alberti. La signora Sara Linares, nell’incarnare la passionale eroina del fosco dramma romano, ha mostrato una passione tragica di eccezionale intensità emotiva, tanto da meritare calorosi applausi a scena aperta. Forte, incisivo, dal gesto ampio ed efficace, il sig. Giuseppe Alberti nella parte di Scarpia. Umanamente sinceri i signori Enrico Umberto, Michele ed Alfredo Alberti nelle rispettive parti di Angelotti, Mario, Colonnetti, Schierrone.
Il cav. Linares deliziò il numeroso pubblico con le sue brillanti, maliziose macchiette sottolineate da bella mimica espressiva.
Deliziosa l'orchestrina diretta dal prof. Faticato.


Sotto la presidenza della signorina Giuseppina Pacilio si è costituito un mese fa un comitato di dame e signorine per raccogliere doni ed offerte, per l'albero di Natale a beneficio di fanciulli derelitti ed orfani di guerra.
La festa ha dato ottimi risultati.
Hanno fatto parte del Comitato: Donna Rosina Rossi-Astanita, Donna Caterina Cavalli, Donna Nina Famigliulo, Donna Giulia Agneta, Donna Nina De Pascale, la signorina Adelina Pacilio, le prof. Giulia e Memé Astanita, le signorine Pantaleo, la signorina Giseldo Bianco ecc. ecc.


Il nostro maggior tempio, sotto l’infaticabile attività del nostro zelantissimo Arciprete cav. Mons. Domi Salvatore Astanita, si sta abbellendo d’importanti e pregevoli restauri, improntati a sana ed elegante concezione artistica. I restauri nella Cappella di S. Michele sono sullo stile del meraviglioso musicale Alhambra di Napoli, e si debbono esclusivamente al profondo spirito religioso del sig. Attanasio Spica, nostro concittadino residente negli Stati Uniti d’America, a cui è stata dedicata una iscrizione laudatoria a perenne ricordo della sua filantropica generosità. Sullo stesso stile procedono i lavori della cappella collaterale del S.S. Sacramento. Resta il corpo principale della Cattedrale che per la grandiosa imponenza richiede cure e spese speciali. Ciò non potrà essere opera esclusiva, ma collettiva. Il benemerito Arciprete Astanita si rivolge, perciò, a tutti quei buoni pomaricensi emigrati — che ricordano con segreta nostalgia il tempio che li vide piccini, ove tante preghiere innalzarono i loro padri per impetrare celesti favori sui figli lontani — affinché ciascuno, nella misura delle proprie forze, concorra a rendere possibile il prosieguo dei lavori, e portar, così, a termine l’opera tanto bene incominciata.


S. M. il Re si è degnato far pervenire al nostro corrispondente prof. Bianco Alberto, una sua bella, recentissima fotografia, quale augusto ringraziamento per un atto di devozione e di omaggio in occasione del genetliaco reale.
Questa popolazione ha risposto con nobile slancio all’ appello del Duce per il Prestito Littonio, sottoscrivendo magnificamente.




a Pomarico, in una radiosa giornata di sole, di sventolio di bandiere e di allegre e marziali marce patriottiche, auspice il R. Commissario cav. rag. Giuseppe Famigliuolo, con magnanimi sensi e nobile sentire, la cittadinanza offriva la bandiera di comando a questa Stazione dei RR. CC. l'arma fedelissima. E perché la cerimonia restasse a perenne ricordo nella mente dei più, la si volle solenne pur conservando una certa austerità fascista.
L’incolonnamento di tutti gli Enti intervenuti ebbe luogo dinanzi la Casa Comunale. Il corteo riuscì così composto: le scuole maschili e femminili col rispettivo corpo insegnante, i Balilla, le Piccole Italiane, i Combattenti, la Milizia V. N., il Fascio Femminile, il Fascio di combattimento, il Sindacato Edili, il Sindacato Agricoltori, il Sindacato Industriali e Commercianti, il Sindacato Bandistico, la Musica Municipale. Lo chiudeva un plotone di carabinieri in alta uniforme al comando di un Brigadiere della Benemerita.
Fra le autorità e personalità intervenute notammo: il R. Commissario dei Comune, un tenente dell’Arma per la Legione, la Fiduciaria del Fascio Femminile signorina Giuseppina Pacilio, il cav. uff. dottor G. Battista Astanita, il cav. uff. dottor Domenico Rago, il cav. dottor Donato Pasquale, il cav. prof. Berardino Sisto, i rappresentanti dei Sindacati, l’avv. Mariano Cavalli, l’avv. Camillo de Cicco, il prof. Bianco Alberto per la stampa, l’ex Sindaco Sivilia, l'avv. Rocco Massarotti, l’avv. Michele de Cicco ecc. ecc.
Fra le signore vedemmo: la signora del R. Commissario Donna Nina Famigliuolo, Donna Rosina Rossi-Astanita, Donna Maddalena Cavalli, Donna Margherita de Cicco, Donna Maria Sivilia, Donna Giulia Agneta, Donna Caterina Cavalli ecc. ecc.
Prima di muoversi, il corteo fu passato in rassegna dal R. Commissario straordinario per la Provincia di Matera G. U. dottor Salvatore Pacilio, che ebbe a compiacersi pel perfetto ordine della massa inquadrata.
Quindi, lungo, ordinato, austero, fra lo sventolare di tante bandiere, il corteo si mosse e si snodò per il Corso Vittorio, per Piazza Vittorio Veneto, per via Michele Rossi, e sostò nella Cattedrale ove fu celebrato un solenne sacrificio divino dal Vice Parroco Don Michele Rossi, assistito dall’intero capitolo collegiale. Terminato il rito propiziatorio, l'arciprete cav. Salvatore Astanita procedette alla benedizione del serico drappo tricolore, tenuto a battesimo dalla nobile signorina prof. Giulia Astanita, figliuola gentilissima dei cav. uff. dottor G. Battista.
Compiuta la cerimonia religiosa, l’intero corteo si dispose nell’atrio della Cattedrale per assistere al battesimo civile. La madrina, evidentemente commossa, con un reciso colpo di baionetta, infranse la rituale bottiglia di champagne e, baciato un lembo del santo vessillo, lo consegnò ai tenente rappresentante la Legione, dicendosi orgogliosa di essere stata prescelta a tanto onore, di contare quel giorno fra i più belli della sua vita. Frattanto un coro di voci infantili intonava l'Inno della Bandiera: bello per l'assieme armonizzante, commovente, dolcissimo. La Banda vibrò le note della Marcia Nazionale. Mille applausi ed evviva proruppero dalla folla commossa, come da un solo petto gigante.
Terminata la cerimonia vi fu ricevimento in Caserma, ove furono distribuiti dolci e liquori a profusione. La madrina, prof. Giulia Astanita, si ebbe graziosi ricordi della bella cerimonia.




a Pomarico, per venire in aiuto dei nuovi bisogni culturali, e per facilitare le nuove correnti emigratorie, verificatesi in quest’ultimo lesso di tempo, il prof. Bianco Alberto ha aperto un corso teorico-pratico di lingua francese per gli iscritti a questo pubblico Corso Integrativo.
Col “Majestic,, fanno ritorno in Italia, per darsi riposo e bearsi di bello, il dottor Luigi Farmi e la sua distinta e colta signora prof. Lina Ippoliti, nostri concittadini. Il dottor Farmi è uno dei più reputati chirurgi dello Stato dell’Ohio e le guarigioni miracolose da lui procurate, gli hanno conquistata meritata fama di clinico valoroso ed insuperabile. Egli eccelle sopra tutto nelle operazioni interne, nella estirpazione delle ulceri intestinali e dell’appendicite: operazione questa, da lui eseguita con metodo speciale, che, oltre ad una guarigione sicura, permette al paziente di uscire dall’ospedale dopo appena tre o quattro giorni di degenza.
Sua prima tappa, prima di venire in patria, sarà Parigi, ove si attarderà a visitare le principali cliniche di quella metropoli, ed assisterà ad interessanti esperimenti in radioscopia e radioterapia nel famoso Istituto del Radio. In Italia visiterà, a scopo di studio, gli ospedali di Torino, Milano, Roma. A Napoli si propone restarvi più a lungo per esporre in dotte conferenze le sue più riuscite applicazioni in fatto di chirurgia interna. A scopo di diletto, poi, la coppia visiterà le principali stazioni climatiche e termali d’ Italia, con special riguardo le amene sponde dei meravigliosi nostri laghi: Maggiore, Garda, Lugano.
A questi nostri concittadini, che fanno onore al nome d’Italia all’estero, che vi ritornano coperti di fama, e di legittime soddisfazioni, vada il nostro benvenuto, caldo, sincero, profondo, con l'augurio di sempre progredire, per l’orgoglio di nostra gente. Ad majora.


Questa popolazione ha appreso con soddisfazione e vero compiacimento la nomina a Commissario per l’Amministrazione Provinciale di Matera del Gr. Uff. dottor Salvatore Pacilio, nostro concittadino.
Al dottor Pacilio, la cui opera assidua e feconda di bene è arma sicura di avvenire e di prosperità per l’intera terra Lucana i nostri auguri di sempre ascendere.


La signorina Gisella Bianchi, in occasione della fausta ricorrenza regale dell’8 gennaio, aveva fatto pervenire ad Elena di Savoia una sua dedica piena di devozione profonda, S. M. la Regina sempre sensibile a tutte le veraci manifestazioni di nobile sentire, ha fatto pervenire alla fortunata signorina i suoi ringraziamenti insieme ad una sua bella recentissima fotografia.

Autore: tratto da "LA BASILICATA NEL MONDO" 1924 /1927

 

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