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Tursi


STEMMA

"Una torre a tre piani sormontata dal sole, nel secondo piano rami di alloro, al piede due olivi. Torre bianca, base campagna, alberi verdeggianti, sole oro, campo cielo".( michele lacava).

 

NOME

"Si ha nel Ducange Torcia e Torsia in significato di "argini a rattenere le piene invernali" della Loira. Di qua è l'origine e il significato del nome Tursi (che è posto presso un corso d'acqua scaricantesi nel Sinni) e non da Turcae, i Turchi che non comparvero nell'Europa se non parecchi secoli dopo il secolo X". (Giacomo Racioppi).

 

PROFILO STORICO

"Tursi, città vescovile in provincia di Basilicata suffraganea di Aderenza, sotto il grado 40, 20 di latitudine, e 34, 40 di longitudine. Da Matera è distante miglia 32, e 10 dal golfo di Taranto. ...Il Troyli nella sua storia del Regno scrive così: Si vuol che riconoscesse (Tursi) i suoi principi dal dicadimento dell’antica Pandosia....asserì sull’altrui rifetto un errore assai madornale, o forse per condiscendenza; avvengnachè in altro luogo della stessa sua opera scritto avea antecedentemente: Distrutta la città di Pandosia la città di Anglona da quelle ruine rifabbricassi, e disse il vero, con soggiugner poi: mostrando (Tursi) nelle sue fabbriche di essere stata molto antica, e che venisse un tempo abitata da Saraceni, perché la contrada superiore della medesima chiamasi Arabatana, a causa che i Saraceni dell’Arabia avevano dipendenza...omissis...Nella bolla di Alessandro II del 1068 riferita dall’Ughelli è detta Torre di Tursio; e credesi che questa prima torre fattavi da' Saraceni fosse stata appunto nel luogo, ove di poi vi fu edificato un castello, di cui se ne veggono in oggi i suoi vestigi...

Nel 1546 vi fu trasferita la sede vescovile di detta città di Anglona sotto Paolo III essendo divenuta una terra assai popolata, come si vedrà dalle numerazioni de' fuochi, e così ebbe per la prima volta il nome di città.

E’ situata all’occidente di Anglona confinante il territorio con Santarcangelo, Colobrano, e da settentrione e mezzogiorno tiene i due fiumi Acri, e Sinni.  Tre parti di questa città è nelle scoscese di due valli, e la quarta chiamata Rabatana è al di sopra delle medesime. Le produzioni del suo territorio consistono in grano, granone, legumi, vino, olio, ma la massima industria è quella della bambagia, e degli ortaggi ancora, avendo delle abbondanti acque, che somministra il Sinni, e vi si fanno saporosi melloni.

Gli abitanti ascendono presso a 4630. Oltre dell’agricoltura, vi si esercita benanche la pastorizia. Vi è il seminario, ed uno spedale. Vi si veggono dè buoni edifici. Vi è bastante traffico e commercio con altre popolazioni della provincia. La tassa de' fuochi del 1532 fu di 866, del 1545 di 1339, del 1561 di 1799, del 1595 di 1400, del 1648 di 800, e del 1669 di 380. Nell’ultima del 1737 fu di 417. Quindi ognun vede di essere mancata la sua popolazione del secolo XVI...omissis...In oggi si possiede con titolo di ducato dalla principessa di Avella Giovanna d’Oria del Carretto".". (lorenzo giustiniani-1797)

 

"...Antica Contea di Casa Sanseverino, poi Città e Camera riservata, Sede provvisoria della Regia Udienza provinciale nel 1641, indi Ducea della fam. Doria, passava per via di donne nel 1649 nei Doria del Carretto; nel 1758 negli Sforza Visconti; nel 1781 nei Colonna di Palliano; e da ultimo, pel solo titolo, nel 1843 nei Colonna–Doria, Principi d’Avella.

Circoscr. Civ. ed Eccl. – Comune di 3784 abit. Nel Circond. Di Lagonegro, ma ricaduto nelle primitive strettezze ha avuto il rammarico di vedersi privato nel 1891 della sede del Mandamento ed ascritto alla Pretura di Rotondella, pur serbando quella della vastissima Diocesi. Questa infatti si compone di Calvera, Carbone, Castelsaraceno, Castronuovo, Cersosimo, Chiaromonte, Colobraro, Episcopia, Fardella, Francavilla, Noepoli, Novasiri, Roccanova, Rotondella, S. Arcangelo, S. Chirico Raparo, S. Costantino, S. Giorgio, S. Martino d’Agri, S. Paolo Albanese, S. Severino, Senise, Spinoso, Teana, Terranova, e Valsinni in Basilicata; ed Alessandria, Amendolara, Canna, Castroregio, Farneta, Oriolo, Rocca Imperiale e Roseto in Calabria. La Cattedrale sotto il titolo della SS.ma Annunziata era uffiziata da 14 Canonici...omissis...

Uomini Illustri: Il maestro Gualtiero d’Anglona chirurgo di Re Roberto, i Brancalasso Franc. e Giuliantonio, Latronico Michelangelo, Oliva Dom. Simeone, pittore e poeta, ed altri". (giuseppe  gattini-1910).

 

SITUAZIONE ATTUALE

"Tursi, un paese di circa 6.000 abitanti, arroccato con il suo antico e pregevole centro storico sui calanchi, sito a valle tra i fiumi Agri e Sinni.

Città della poesia di Albino Pierro, paese degli aranceti e della "Rabatana", è oggi proteso verso la ricerca della sua identità storica e culturale e verso un difficile recupero economico. Il fattore trainante dell'economia locale è attualmente l'agricoltura, strutturata in numerose piccole e medie aziende, con la presenza anche di alcune piccole aziende artigiane.

Sede di una antichissima Diocesi, oggi vive anche nella speranza di poter diventate un polo di riferimento turistico culturale attraverso la valorizzazione di suoi importanti monumenti come la Basilica di Anglona, il convento di S. Francesco in fase di tecupero e la Rabatana. Come la maggior parte di piccoli centri della nostra Regione, vive il problema del disagio occupazionale giovanile, con limitati fenomeni di devianza.

La sua posizione topografica, nell'immediato entroterra, a pochi chilometri dalla Jonica, proiettata verso un notevole sviluppo, potrà sicuramente rappresentare un privilegio rispetto a molti altre realtà territoriali, ed evitare il suo spopolamento".

 

(Ricerche storiche, monumentali ed antropologiche di Vincenzo Falasca, Presidente I.R.S.A.B.
<Istituto Ricerche Storiche Archeologiche Basilicata> sede: 85050 Grumento Nova (Potenza), via Maiorino 117/bis.
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