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RASSEGNA STANCA - L'invenzione del fuoco

Gentili lettori e gentili lettrici (ammesso e non concesso che ci sia qualcuno che effettivamente legga questo testo, cosa ‘mprobabbila seppure possibbola) buongiorno (o buona sera, se lo state leggendo dopo le due (quattordici o quartodici) pomeridiane).
Questa edizione della Rassegna stanca di oggi è stata scritta in maniera ridotta nella forma, ma non nei contenuti, per motivi estetici e pratici, nonché di comodo (mi stanco meno io a scrivere e vi annoiate meno voi a leggere). E anco e, soprattutto (o sopra tutto) picchè (o perché) è ancora in formato sperimontala (o sperimentale).
Sintetizzare ed esporre in maniera concisa, ma anche esaustiva, la principale notizia, o la più importante, che leggerete domani, 12 settembre 2008 a.c., sui principali quotidiani e periodici italiani e stranieri che poi è il “fatto” del giorno, ovvero la scoperta del fuoco.
Scoperta straordinaria e casuale fatta dal poco noto, ma molto stimato, Pinco Pallino, ricercatore per caso, per bisogno e per contratto dell’Istituto Nazionale per le Ricerche Straordinarie (INRC).
Altro carrozzone creato dalla sinistra per “piazzare” qualche “trombato” alle ultime elezioni e tenuto su anche dalla destra per il patto d’alleanza mai scritto e palese che da sempre esiste tra i politici di ogni schieramento e ideologia.

Iniziamo con “Il giornale” che, come al solito, mette in risalto le dichiarazioni del Presidente del Consiglio “Con questa straordinaria scoperta che, tra l’altro, è stata possibile realizzare con le risorse messe a disposizione dal mio Governo e reperite dal Ministro Tremonti, sarà possibile fare un ulteriore passo avanti e migliorare la vita di questo paese finalmente libero dai comunisti in parlamento. M’impegno, entro un mese, non solo a rendere fruibile questo bene a tutti gli italiani ma anche ad aumentare la quantità per tutti” e ,a fondo pagina, un trafiletto sulle usuali polemiche in seno all’altro schieramento contrapposto “La sinistra divisa sui vantaggi che la scoperta del fuoco potrebbe portare: alcuni la preferiscono cotta e altri cruda, la carne. Ancora una volta non si riesce a trovare unanimità per le troppe divergenze. Italia dei Valori minaccia di fare un referendum per abrogare la scoperta del fuoco perché, dichiara il suo portavoce, è una scoperta che potrebbe essere utilizzata dai criminali per eliminare le prove raccolte nelle indagini” è il puntuale, sintetico e conciso commento del direttore.

Passiamo al “Secolo d’Italia”, che titola a tutta pagina “Perfetto! Lo adotteremo anche come simbolo del nostro partito”. Al lato c’è anche uno spiritoso disegnino con una didascalia: il disegno di un punteruolo e una scritta sottostante che dice “ In caso d’incendio rompere il vetro. Ogni abuso sarà severamente punito”.

E passiamo al giornale “La Padania”, la voce del nord che titola “Il fuoco: pro e contro. Adesso aspettiamo che nasca Nerone per depurare Roma Ladrona” con il sottotitolo “E’ già iniziata l’invasione degli extracomunitari che si sono organizzati per vendere accendini cinesi a cinquanta centesimi ai semafori”.
Un articolo di Borghezio, immediatamente al lato titola “Un bel falò per liberarci del male. Inventiamo al più presto i forni crematori per i clandestini che rubano e si prostituiscono. Facciamolo adesso, prepariamoci in tempo perchè quando ne avremo bisogno non ci sarà il tempo per costruirne quanti ce ne serviranno”.

Passiamo al “Foglio” di Giuliano Ferrara che, come al solito, concentra tutto nelle abituali tre colonnine che titolano “Fatuo”, “Fuoco di paglia” e, in mezzo, “Tra due fuochi”.
La prima ironizza sull’immediato utilizzo dell’invenzione, la terza anche e, in quella in mezzo, sull’evidenza difficoltà in cui si trova oggi la sinistra italiana.

Passiamo al giornale “Nuova Sardegna” che apre con una notizia sindacale “Appena scoperto il fuoco i pompieri scioperano” col sottotitolo: “con questa nuova diavoleria si prevede un aumento sconsiderato del lavoro dei pompieri che chiedono più soldi, più mezzi e più uomini”.
A fondo pagina un’altra notizia legata alla scoperta del fuoco: “La Sardegna a fuoco: 500 ettari di macchia mediterranea in fumo”. Sottotitolo: “Sarebbe preferibile fumare erba, è meno pericolosa e non minaccia le case dei miliardari sulla costa. La casa del Presidente Berlusconi al sicuro: approvata legge che la condona e la salvaguarda dal fuoco. Sotto ancora un trafiletto che titola “Dichiarazione dei priromani del posto: mica è colpa nostra se non hanno ancora inventato gli idranti e gli estintori”.

E passiamo al giornale “Tirreno” che apre con i soliti quesiti che, come al solito, lascia senza risposta. “Il fuoco, è un’arma di devastazione? Chi tocca il fuoco si brucia? Non si può giocare col fuoco oppure bisogna stare solo molto attenti? Il prezzo del petrolio, dopo questa scoperta, continuerà a salire? Le borse come reagiranno?”

Andiamo al quotidiano “Mattino” il quale, come suo costume sottolinea le immense ricchezze del meridione; il Vesuvio e l’Etna.

La rassegna dei giornali stranieri col Chicago Post che, a tutta pagina, titola: “Bush: fuoco! E partono immediatamente gli aerei invisibili per bombardare la Turchia, il Siam e tutti gli altri paesi del medio oriente che non sono più amici degli americani”

Passiamo ai periodici incominciando col nuovissimo “Focus” che titola: “Le frontiere del fuoco: Falò, accendini, fiammiferi e botti : la notte di san Lorenzo e sulla spiaggia con la chitarra”.

Per ultimo vediamo “Panorama” che, come al solito, in copertina mette, tanto per cambiare, una donna nuda e titola: “Carne al fuoco: troppa grazia Sant’Antonio”.

Grazie a tutti per l’attenzione, la rassegna stanca di oggi 11 settembre 2008 a.c. termina qui e ci leggiamo, se Dio vuole e mi viene la voglia, alla prossima Rassegna Stanca.





Rassegna stanca - Quello che non leggerete domani nè mai sui quotidiani


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