Roberto Zito

 

 

L’aquilone oltre l’orizzonte
(a Michele Parrella)



Al di là della siepe

ancor alto vola l’aquilone

tra nuove immagini che fendono

l’aria scolpendosi sui muri di pietra.

E nell’ombra della sera

fulgenti ricordi nei tuoi occhi

affiorano come trepide gocce

di rugiada.

Ah! principe dei sogni/
è dunque qui che porta il tuo solco?

Qui dove il pugno stretto concepì

rossi petali di rose tra la polvere bruna

della terra...

Ma non cercarli/
non cercarli oggi quei petali rossi

/sono appassiti ormai/
poiché le pietre mai ebbero cuore.

Tu lo sai principe solitario, vero?

 

Le pietre mai ebbero cuore.

 


 

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