Roberto Zito

 

 

Le due facce della medaglia


I


Torna solo,
               nella sera,
l’uomo verso casa/

pioggia sulla faccia

e un altro giorno che

scivola via tra le mani.

No, non è questo

l’uomo perfetto della pubblicità/

Coca-cola nella mano e sguardo

fiero che dà sicurezza.

Non è questo l’uomo perfetto/

ombra di Dio sulla terra.

Non è questo/
non è questo l’uomo perfetto.

 


II


Dietro il vetro
un bimbo aspetta...

Domani,

domani forse le sue mani
lanceranno bombe su tutto

quello che non hanno toccato

ma questa sera lui aspetta
                          /aspetta.
Un uomo chino sulla sedia

gli dirà di un prato infinito e di

rose sbocciate d’inverno ed i

suoi occhi vedranno un mondo
che nessuno mai gli potrà portare via.

 


III


Ascolta
è un alito di vento

che percorre la piazza e si

perde in fondo ai dirupi...

Ascolta
e forse sentirai il silenzio

sgretolarsi ai tuoi piedi.

Ma non cercare la mia mano.

Gli eroi non durano che un giorno

e muoiono da soli
                          (come i cani)
tra la polvere della strada.

Il nostro è il sorriso più amaro/

fiore selvaggio sbocciato tra antiche rovine.

Il nostro volo è il più disperato/

compagno di un tempo ormai lontano.

E tu dove sei oggi?

E dove portano i tuoi passi?


Ovunque o da nessuna parte/

verso l’ignoto o l’azzurro che

ieri sfiorammo col palmo della mano.

Ma tu, tu non cercare la mia mano/
non tornerò dietro quel vetro/
                            (mai più)
poiché come te sono già morto/

mille volte sono già morto.

 

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