Architettura e Tradizione
Con questa iniziativa, sottolinea Graziadei,
vogliamo far capire all’opinione pubblica che “fare architettura” non vuol
dire solo costruire, ovvero assemblare in modo ottimale i componenti della
costruzione, ma riguarda l’idea che si materializza in forma costruita, con
un background di valori che si fondano nella cultura e nella tradizione per
soddisfare i bisogni della gente.
Ed il tema del centro storico rappresenta
certamente quanto di più complesso esista nella disciplina urbanistica
perché si è in presenza della parte urbana ove si sono stratificate
testimonianze plurisecolari e talvolta plurimillenarie che hanno dato luogo
ad equilibri delicati le cui regole affondano le radici in questioni
strutturali dell’organizzazione e della memoria collettiva.
Dal punto di vista dell’intervento progettuale
sembra possibile affermare che le discipline del restauro e del recupero,
offrano ormai sufficienti garanzie anche dal punto di vista storiografico ed
abbiamo avuto modo di verificano proprio sul nostro centro storico che è
uscito in gran forma dal maquillage di una ricostruzione post-terremoto. Lo
abbiamo ricostruito per rivitalizzarlo, ora che è ricostruito pensiamo
ancora a come possiamo rivitalizzarlo.
“Qualcuno avrà anche la sua ricetta; è ora che si
apra un sano dibattito con la partecipazione di tutti perché è troppo
importante non sottovalutare questo aspetto. Il centro storico vuole un
ruolo e noi dobbiamo darglielo perché altrimenti non serviranno a nulla i
sistemi di accessibilità che abbiamo messo in campo (scale mobili,
parcheggi, ponti attrezzati, etc.) nonché tutte le altre iniziative avanzate
all’interno del Prusst. Le linee guida individuate all’interno di questo
grande programma hanno l’obiettivo di portare a compimento la politica di
riqualificazione urbana perseguita tramite il ricorso ai programmi complessi
(programmi di riqualificazione, programmi integrati, contratto di
quartiere), realizzando interventi connettivi fra le diverse aree,
imprimendo valenza urbana e territoriale a tali interventi di riconnessione
ed introducendo, anche attraverso il riuso di contenitori dismessi nella
città e nel territorio, nodi di eccellenza per l’insediamento di servizi
avanzati. Vogliamo costruire le condizioni affinché la città capoluogo ed il
suo territorio possa essere propulsore dello sviluppo qualificato
dell’intero contesto provinciale e regionale. La realizzazione di un
efficiente sistema di accessibilità ed interconnessione tra città,
territorio e strutture di servizio richiederà al nostro centro storico una
più ampia adattabilità ai nuovi processi. Il centro storico di Potenza non è
solo il centro storico dei potentini, questo lo sappiamo, ed è in questa
direzione che dobbiamo lavorare per definirne il rilancio”. |