La conoscenza e la contemplazione del divino come
punto di approdo de "Il ritorno" al quale tendere seguendo i percorsi che la Porta dischiusa ci invita a seguire: a
questa realtà mistica ha guardato Giovanni Cafarelli, con una interpretazione tutta sua del tema del pellegrinaggio.
La visione è quella di un viaggio interiore, spirituale, in perfetta sintonia con la visione giubilare. E in linea con le
scelte della sua recente ricerca, che lo portano a vedere in una realtà paesaggistica di pura invenzione lo scenario in
cui far muovere ideazioni neofigurali, Cafarelli finisce con l'emblematizzare ogni presupposto del suo operare sulla
tela intorno a una tesi precisa: quella - come si diceva in altri termini - della riscoperta dei valori dello Spirito.
"Il ritorno", allora, diventa un ripercorrere il cammino della speranza di cui si fa protagonista il viandante
pellegrino alla ricerca del senso più profondo dell'esistenza, individuabile in una figura per molti versi indefinita,
appigliata ai bianchi e ai celeste.
Lo sfondo, reso con effetti chiaroscurali di evidente resa, è tutto giocato (salvo pochi contenuti accenni di
rossi) sulle tonalità, dalle più chiare alle scure, del verde dominante in natura. Ed anche questa scelta, insieme a
quella dello scorcio neoclassico di cielo che ci porta a tenere lo sguardo fisso sul più Alto Punto di riferimento del
percorso, diviene simbolica testimonianza dei termini di un rapporto di ordine morale con le possibilità dell'uomo,
"essere in cammino", di arrivare a Dio.
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PROFILO:
Giovanni Cafarelli è nato a Matera nel 1949. Vive ed opera a Brindisi di Montagna. Insegna
Disegno e Storia dellArte presso il Liceo Scientifico di Potenza.
La sua attività si lega agli studi che ha compiuto, frequentando prima il Liceo Artistico di
Salerno e, successivamente, il Corso di Decorazione presso lAccademia di belle Atti di Napoli,
sotto la guida del maestro Giuseppe Capogrossi, di cui ha poi frequentato lo studio a Roma,
iscrivendosi anche ai corsi di scenografia. Dal 1966, partecipa attivamente alla vita
culturale e artistica sia in campo regionale che nazionale.
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