Salvatore
Stava lì, per terra
vicino al casolare,
roseo e paffuto,
lentigginoso,
con folti capelli rossi
ispidi e ritti sul capo
come gli aghi dei pini
in fioritura.
Giocherellava contento
con una carriola
piccola, senza ruote,
che il giorno innanzi
gli aveva costruita
il babbo e che la sera
avrebbe rifinita.
Mi avvicinai, ma
Salvatore spaventato
corse nella stanza buia
e si sottrasse al sole.
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